Diciassettesima settimana, cambiamo le carte in tavola. Era già
da un po’ che lo pensavo, inutile stare lì a commentare tutto quello che
succede, tante serie, poco tempo, col sempre più forte rischio di cadere in
ripetizioni e commenti vuoti. Ecco perché da questa settimana (vedremo se la
cosa funziona o torniamo come prima), commenterò solo le serie migliori, o
meglio quelle che hanno davvero detto qualcosa nel loro più recente episodio,
nel bene o nel male. Ho sempre scritto questo blog spinto dalla voglia di dire
la mia su ciò che vedevo, farlo diventare una banale abitudine non è la strada
giusta. Vediamo chi si è meritato una nota questa settiamana (10 - 16 febbraio).
Grey’s Anatomy 12x09:
era piuttosto ovvio che saremmo partiti da questa serie. Un ritorno col botto,
anzi con le botte. Meredith-vatti a fare una gita a Lourdes-Grey viene
selvaggiamente picchiata da un uomo colpito in testa in un incidente stradale. L’episodio
segue il mese o poco più di riabilitazione della protagonista passando dalla
sordità totale all’impossibilità di parlare fino al pieno recupero con bastone
e cicatrice alla gola. Shonda non potevi ricominciare in maniera più traumatica. Ho avuto la tachicardia dal sesto minuto, fate voi. Non per questo
non l’ho trovato un episodio stupendo! In effetti non andiamo avanti per niente
con la narrazione, ma di per sé è una chicca che non dimenticheremo mai. Ellen
Pompeo è stata magistrale, senza dire una parola ha mostrato tutta la
sofferenza del suo personaggio attraverso il volto e i gesti, date un Emmy a
questa donna! Ora però torniamo ai toni leggeri dei primi episodi della
stagione, please (e fate fare pace a Mer e Amelia su!).
The Flash 2x13: se c’è una cosa che piace alle serie fantasy è riproporre i propri protagonisti in chiave cattiva. Bello il viaggio che Barry Cisco e Wells fanno su Terra 2 dove per un motivo o per un altro tutto è diverso, e se l’alter ego di Flash è uno sfigato sposato con una poliziotta figa, i compari sono dei super cattivoni. Diverte più questa presentazione dell’altra Terra piuttosto che la trama in sé, che dovendosi dilungare in almeno 2 episodi ricade nei soliti schemi di incontri-scontri random che nulla concludono. Si spera che il prossimo episodio sia decisivo perché siamo abbastanza stanchi di tirare a indovinare su chi sia Zoom in realtà.
New Girl 5x06:
grandi rivelazioni questa settimana, Megan Fox sa recitare! Il suo personaggio,
Reagan, dovrebbe sostituire Jess (la nuova New Girl?!) finché non termina il suo
dovere di giudice (ovvero finché la Deschanel non partorisce, e probabilmente
anche dopo), non è ovviamente all’altezza della simpatia calorosa di Jessica,
anzi è l’opposto di simpatica, ma funziona, per ora.
Mom 3x11: dopo il
DILF il sexy alcolista, Joe Manganiello (True
Blood, Magic Mike), e brava
Christy! Questa stagione ha sempre questi brevi archi narrativi che non capisco
se si riuniranno verso la fine o a Lorre piace solo creare situazioni
esilaranti random. È bello in prima battuta, ma alla lunga non ci lascia molto,
è un po’ snervante.
Scandal 5x10: Olivia Pope is back! Più arrapata e cazzuta che mai, mi piace questa sua svolta un po’ carpe diem, fa quello che le pare quando le pare. Contorto bastardo e coinvolgente l’intrigo creato dal caro papino e da Jack per mettere quest’ultimo a capo della Sicurezza Nazionale, e mo’ so cazzi! Senza parlare poi del libro di Mellie; Liv DEVI assolutamente gestire la campagna di Mellie, non scherziamo, insieme siete il top dei top! Menzione speciale per Abby che ha la pazienza di una santa ed ennesima dimostrazione che il più inetto di tutta la serie resta il Presidente degli Stati Uniti, vergognoso.
Teen Wolf 5x16: e
alla fine ce la fecero! Lydia è finalmente libera dalla Echo House e il caro
dottore che voleva strapparle delle informazioni anche a costo di ucciderla ha
fatto davvero una bellissima fine. In particolare ho adorato il legame che è
tornato a galla tra lei e Stiles, non so se sarà mai possibile avere tra loro una
svolta romantica (come faceva presagire la prima stagione), considerando che ci
sono di mezzo anche Parrish e Malia, però quando li vedo insieme sono
bellissimi. Ora non resta che svelare il Big Secret della stagione, chi è la
Bestia?
How To Get Away With
Murder 2x10: non esattamente il ritorno spettacolare delle altre compagne
di serata (il caro #TGIT di Queen Shonda), ma confermo l’apprezzamento di questa
stagione rispetto alla precedente. Viola Davis è davvero bravissima (Shonda sa
scegliere bene le protagoniste delle sue serie, lo sappiamo ormai molto bene),
Annalise con le allucinazioni è destabilizzante ma riesce comunque a cavarsela
sempre. Anche questa ritrovata serenità che aleggia tra i vari protagonisti non
mi dispiace, coprire un omicidio unisce, figurarsi due. Restano altri 5 episodi
prima del finale, spero che non si perdano per strada al rush finale (il
rischio non manca), ma nuovi misteri sono venuti a galla con questo episodio
quindi materiale c’è.
11.22.63 1x01: da un libro di Stephen King.
Prodotto da JJ Abrams (Alias, Lost, Fringe). Protagonista James Franco. Viaggi nel tempo. Complotti.
Omicidio Kennedy. Miniserie in 8 episodi per Hulu. Ecco cos’è questa serie.
Ogni tassello descrive perfettamente cosa si vede in questo pilot, dal fattore
fantasy alle atmosfere cupe, la regia, le musiche, tutto quello che ci si
aspetta quando si uniscono nomi importanti come quelli citati. Quindi? Il pilot
da 1 ora e 20 minuti già butta parecchia carne al fuoco, questo è certo. Ci sono
voluti 30 minuti solo per convincere Franco a iniziare l’avventura per salvare
Kennedy con 3 anni di anticipo. Questo vuol dire che ci vorranno almeno 3
stagioni? Chi può dirlo. Sicuramente l’elemento più accattivante (al di là del
mistero Kennedy per i complottisti) è che si ha la sensazione che una forza
sovrannaturale voglia evitare che il passato sia riscritto, anche se c’è da
chiedersi come mai tale forza piuttosto che distruggere cabine telefoniche o
dar fuoco ad una casa non farebbe prima ad uccidere il protagonista, ma forse
sarebbe troppo Final Destination
così, (lo ricorda già abbastanza). Qualche domanda sarebbe da porsela anche
su chi ha messo lo stanzino-varco temporale in quella tavola calda, ma dubito
che ci sarà risposta per quello. Onestamente non sono un grandissimo fan dello
stile di King, ad Under the Dome
(altra serie tratta dai suoi libri) sono arrivato neanche a metà della prima
stagione, e anche qui si ripresentano i soliti momento lenti che ti fanno
passare la voglia di sapere come andrà a finire. In definitiva comunque è un
pilot ben confezionato e torno a dire che risponde a tutti gli ingredienti
messi dentro, il fatto poi che sia una miniserie potrebbe incoraggiare a
continuarlo. Per confermare o sciogliere dubbi e perplessità non resta che
vedere il secondo episodio che si spera possa indicare meglio la piega che
vuole prendere questo show.
Mancano parecchie cose lo so, ma la selezione è dura qui.
Alla prossima!
Vostro David
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