mercoledì 31 dicembre 2014

Film Visti 2014: Top & Flop

E’ il 31 Dicembre, alla finestra la neve continua inesorabile a scendere fitta e (mai quanto adesso..) come se non ci fosse un domani. Ho dei libri da leggere, articoli da scrivere, eppure leggendo nei miei siti di riferimento le mille classifiche che il periodo obbliga a compilare, in una società come la nostra dove la competitività e il giudizio su tutto sono il cuore pulsante della nostra esistenza (scusate sto studiando Sociologia!), non posso esimermi dallo stilare la mia personale. Di solito è tradizione per questo blog fare una lunga lista dei “Film Visti” durante l’anno, che ripescava anche le recensioni del corso dei 365 giorni passati, ma quest’anno c’è stata un’importante svolta nella mia vita, prima la laurea e poi il trasferimento verso pascoli più verdi (e freddi), e nel mezzo tanta noia e nessuna recensione. Perciò per fare qualcosa di “nuovo” stavolta mi butto nel TOP & FLOP per rendere meno listosa la lista dei (pochi) film visti quest’anno. Il bilancio comunque è piuttosto soddisfacente, in attesa dei grandi titoli del prossimo anno (Avengers who? Jurassic che?).


TOP

Guardiani della Galassia: questa non è una classifica badate bene, ma se lo fosse questo cinecomic sarebbe comunque il primo titolo 2014 da citare!! L’attesa è stata tanta (grazie anche al simpaticissimo rinvio da agosto ad ottobre in Italia), e il rischio che con un mondo (anzi una Galassia) e personaggi totalmente nuovi potessimo assistere al primo vero flop Marvel dai tempi di Daredevil era alto. Fortuna (o anche semplice bravura) che il progetto era nelle mani del visionario James Gunn e ora i cari Guardiani possono tranquillamente competere con i più affezionati Avengers. Le risate come al solito non sono mancate, gli effetti visivi strepitosi, ma soprattutto una storia avvincente ed emozionante. Ovviamente, manco a dirlo, non vedo l’ora esca il sequel nel 2017!


 Si alza il vento: tra i (pochi) film d’animazione visti quest’anno, una mozione d’onore va all’ultimo lavoro della leggenda vivente Hayao Miyazaki. Lontane le ambientazioni fantastiche della Città Incantata, il maestro nella sua prova conquista (chi vuol essere conquistato) anche con atmosfere più reali e fortemente biografiche. Se dovessi scegliere una parola per definire questo film direi: elegante. Il 2014 è stato anche l’anno della riscoperta di suoi precedenti lavori grazie a eventi speciali nei cinema (guardare la Città Incantata sul grande schermo ha il suo perché) e mi ha fatto conoscere anche La Principessa Mononoke che ho apprezzato abbastanza.
E’ bene citare anche altri “cartoni” visti quest’anno. Assolutamente consigliati Box Trolls della sempre ammirabile Laika e Big Hero 6 che dopo ben quattro nuove principesse riporta alla Disney un po’ di atmosfera più per maschietti (non a caso è tratta da un fumetto Marvel con cui la casa di Topolino ha una interessante collaborazione). E’ giusto inserire anche Dragon Trainer 2 che è stato assolutamente all’altezza del primo, sebbene mi abbia lasciato in certi punti con un po’ di amaro in bocca devo essere sincero (vedremo con l’ultimo capitolo della trilogia).


Sotto una buona stella: conoscete la mia riluttanza verso la cinematografia nostrana, ma devo dire che mi ha particolarmente colpito questo piccolo film di Verdone (era in lista per i lungometraggi nominabili al Miglior Film Straniero per i prossimi Oscar, anche se, senza grande stupore, non è rientrato nella short list finale). Non so di preciso perché, forse la particolare fotografia o la bravura della coppia Verdone-Cortellesi (da menzionare anche Lorenzo Richelmy che zitto zitto ora è diventato protagonista di Marco Polo, nuova serie della Netflix!), comunque mi ha lasciato qualcosa. Doveroso citare anche La Grande Bellezza che è del 2013 ma io quest’anno l’ho visto e sono decisamente tra i suoi estimatori, paragonabile o meno al cinema italiano illustre di un tempo. Ad ognuno i suoi gusti!


Captain America: The Winter Soldier: pensavate che nominando i Guardiani avrei evitato l’altra chicca Marvel dell’anno? Illusi. Strepitoso, da lasciare a bocca aperta per il colpo di scena che ha cambiato per sempre le carte in tavola nell’UCM (le prime ripercussioni le abbiamo già potuto avvertire in Agents of S.H.I.E.L.D.), e decisamente più avvincente del primo. Steve Roger l’eroe classico che in questo mondo moderno di infinite sfumature di grigio ci mantiene delle certezze su cosa sia giusto o sbagliato. Troppo curioso di sapere se il personaggio di Chris Evans farà ciò che mi aspetto faccia in Avengers 2; intanto Bucky è in circolazione (a buon intenditor poche parole).



Divergent: uno dei pochi film su cui ho scritto quest’anno una breve riflessione, ma torno a parlarne in quanto rappresentante di quel genere tratto da un romanzo Young Adult che sempre più spesso soffre a livello di pubblico (i cari bei tempi di Twilight sono storia). Questo uno dei pochi che è stato abbastanza apprezzato da permettere la realizzazione di un sequel, molti non potranno dire lo stesso (su Shadowhunters puntiamo, come era logico fare fin dall’inizio, sulla serie tv che si vocifera faranno). Note a margine per The Maze Runner  e The Giver - Il Mondo di Jonas  (a cui vi rimando alla breve recensione che ho fatto per Coming Soon), che hanno avuto la loro dose di apprezzamenti (i miei sicuro, ma io ci casco sempre con questo genere, è più forte di me!). Non parlo di Hunger Games 3 perché non sono riuscito a vederlo ancora, anche se le reazioni che ho captato non sono state delle più rosee. Vedremo il 2015 cosa ci offrirà su questo fronte, a meno che sia il momento di abbandonarlo.


Interstellar: WOW. Potrei finire così, con un semplice wow. Che altro dire sul film di quello psicopatico di Christopher Nolan che dopo la trilogia di Batman ci regala una chicca che è rimasta sulla bocca di tutti in questo 2014? Avevo le mie riserve, ed ammetto che non è un bello oggettivo, può non piacere, ma a me ha impressionato tantissimo, quando era lì lì per farmi perdere la concentrazione, bang, succedeva di tutto (compresa la partecipazione di un certo attore che era rimasta nel segreto più totale fino alla fine!). Assolutamente contorto, assolutamente apprezzato (Matthew McConaughey decisamente attore dell’anno, mettendoci dentro pure True Detective!), assolutamente da rivedere!



Grand Budapest Hotel: perché non si vive di soli blockbuster da 200 milioni di dollari. Una vera chicca che in giornate di neve come questa mi torna la voglia di rivedere. In una parola: brillante!

Colgo l’occasione per citare un altro “film d’autore” che in un freddo e tranquillo sabato sera mi ha tenuto di ottima compagnia. Parlo di Zelig di Woody Allen (spero di vedere presto anche Magic in the Moonlight di quest’anno), che dire geniale è dire poco. Del 1983 e ancora spaventosamente attuale. Uno di quei veri cult che va presa la briga di guardare, a differenza di tanti, troppi film “vecchi” decisamente sopravvalutati.



Godzilla: ebbene sì, l’ultimo titolo della mia TOP list del 2014 è il film sul lucertolone preistorico che abbatte i grattacieli con la coda. Solo se l’avete visto potete capire il mio apprezzamento (già osannato in un precedente post), non gli avrei dato un centesimo eppure, e forse proprio per quello, la più grande bella sorpresa dell’anno. Bella proprio la storia e l'idea dell'antico protettore che intenerisce il cuore e ci fa fare il tifo per il gigantesco mostro.La parola giusta è “grandissima figata”!








FLOP
Difficile per me guardare un film, soprattutto al cinema, che non riesce a piacermi, dato tutto lo studio preparatorio che faccio prima di andare a spendere i miei soldi, ma a volte capita.


Un Fidanzato per mia Moglie: il titolo dice tutto. Ma proprio tutto. Mi sono lasciato convincere a vederlo solo perché adoro Geppi Gucciari, che è l’unica cosa simpatica del film, che non è neanche quell’orrore tipo cinepanettoni, ma di certo non posso promuoverlo a fine anno.


Un Milione di Modi per morire nel West: questa me la sono andata a cercare da solo lo ammetto. A volte ho bisogno di spegnere la mente con un film demenziale, ma almeno vorrei che mi facesse ridere nella sua stupidità. Non l’ho odiato, ma non mi ha detto nulla, che forse è anche peggio.


Noah: una mattonata sulle … . Cerco di essere sempre “professionale” nei miei commenti, ma certi film me le fanno uscire dal cuore certe volgarità. Visivamente sarà stato pure ben fatto, ma di una noia colossale! 130 minuti di Noè che nello schifo che era diventato il mondo, prima fa l’eremita e poi costruisce una zattera. Punto. L’unico momento di vitalità quando accantonati i bei propositi di voler riportare la vita nel mondo, cerca di uccidere la ragazza incinta del figlio. Fine. Mamma la noia.


Storia d’Inverno: ho solo una domanda: perché? ...Anzi meglio: Ma che davvero??



Sfogata anche la cattiveria di quest’anno, e senza maledire le major che sempre più al cinema (e ora anche in tv) rischiano sempre meno i loro guadagni proponendoci ricicli infiniti di storie già viste (con le dovute eccezioni come quelle citate)..ecco l’ho fatto di nuovo..non mi resta che augurare a tutti un Buon Anno, che sia sempre migliore di quello passato e soprattutto pieno di bei film da goderci che ne abbiamo un gran bisogno per distoglierci dai mali del mondo.


Vostro David

lunedì 1 dicembre 2014

Telefilm 2014: Previously on..

Grossi cambiamenti ci sono stati in questo periodo nella mia vita (ecco spiegata la lunga assenza), ma come sempre qui siamo per parlare di serie tv e non di me. Alla fine ho optato per l’inizio della pausa invernale di molte serie per fare un po’ il punto per questo fine 2014. Grandi ritorni, diverse novità. Una nuova stagione televisiva che si fa apprezzare abbastanza. Ma andiamo con ordine:


Agents of SHIELD 2: grandissima gioia per il ritorno di una delle serie a cui tengo di più in questo periodo. Moltissimi i cambiamenti dopo la caduta dello SHIELD e il ritiro di Fury e devo ammettere che un po’ mi mancano i vecchi tempi e il vecchio team sempre pronto a grandi avventure sul caro Bus. Ma le sorprese e le scene epiche (vedi il combattimento May vs May) non mancano (oltre alla brillante ironia che rende sempre superiore questo telefilm Marvel-ABC). Si parla già di una super svolta prima dello iatus, che come al solito sarà lungo e straziante. Speriamo solo (e le premesse ci sono) che il suo sostituto, Agent Carter, sulla bad-ass rimasta nel 1945 senza il suo possente spasimante Captain America, sia all’altezza e ci faccia la dovuta compagnia nei mesi più freddi.


True Detective 1: ebbene sì, alla fine anche io sono caduto nella tela del tanto chiacchierato poliziesco in 8 puntate della HBO (che però ha portato a casa “solo” Emmy tecnici, nonostante le molte nomination). Niente da dire in effetti, temevo un mattone noioso e pesante e invece assolutamente un ottimo prodotto: fotografia, sceneggiatura, ambientazione, regia, interpreti, tutto perfetto. Ammetto che la storia mi ha lasciato un paio di lacune in testa, ma forse sarò stato io ad essermi perso una qualche informazione dopo 3 episodi e quasi 3 ore di serie di fila! Consigliato a tutti (a parte i minori per ovvie ragioni), nella sempre maggior consapevolezza che per 20 anni Matthew McConaughey ha fatto commedie romantiche senza senso solo per mostrarsi a petto nudo nonostante sia un attore assolutamente degno di nota. Grandi nomi si sono fatti per la season 2, che avrà storia e cast nuovi, ma il rischio di ripetersi e banalizzarsi per mantenere il successo della prima è sempre dietro l’angolo.


Shonda Thursday: inutile elencarli separatamente, quando si tratta di Shonda Rhimes sappiamo sempre che si parla di Grey’s Anatomy, Scandal e da quest’anno How To Get Away With Murder

Il medical drama arrivato all’undicesima stagione sarà a volte ripetitivo, altre ridicolmente tragico (e non c’è modo per non sentire la mancanza di Cristina Young), ma a mio avviso resta sempre una bella serie. Questa scelta poi di fare alcuni episodi soffermandosi su un’unica coppia è interessante ed è qualcosa di nuovo perlomeno. Quanto a Olivia Pope e soci, continua l’ondata di nostalgia che fa ripensare ai bei tempi del procedurale delle prime stagioni, un cliente da “fixtare” e basta così. Sempre più White House centrico, non mancano bei momenti (il finale di midseason non è neanche male devo dire), ma forse si sono spinti troppo oltre con le cospirazioni in un punto di non ritorno. Quantomeno Olivia resta una tipa tosta, a differenza di Annalise Keating. Presentataci come donna di colore avvocato cazzuto interpretato dalla grandissima Viola Davis, ha più crisi emotive di una adolescente di Teen Mom. I vari casi sono interessanti, mentre quello centrale, anche a causa di flashforward a mio avviso inutili, è stato esageratamente pompato quando bastava mostrare tutto, come è stato fatto, nel finale di midseason che ha dato un po’ di vita ad una serie che ha di effettivamente figo solo il titolo. Speravo in un colpo di scena più forte (tipo che l’assassina fosse davvero la spacciatrice pseudo punk), ma la stagione è ancora lunga e quindi c’è tempo per una ripresa per un prodotto che potrebbe dare molto se meglio gestito.
Shonda per questo 2014 il mio voto è 7, alza la media il mio amore per Grey e la stima per te..Ma occhio!


G&T 2: ve ne avevo già parlato in un Telefilo Weekly di questa webserie italiana a tema lgbt, e dopo una lunga pausa estiva ho recuperato gli ultimi episodi della seconda stagione. Devo dire che sono indeciso se preferire la prima o questa. L’evoluzione stilistica e di scrittura è stata palese, con nuove storie parallele (forse anche troppe per una webserie) e la classica quanto irritante quanto necessaria vicenda d’amore tormentato dei due protagonisti principali. Ovviamente il mio amore per il personaggio di Sara si è elevato all’ennesima potenza e sto ancora ridendo per la scena del bar tra lei e Jules nella 2x08, bravi anche i nuovi arrivati, specie Nicolas e i suoi papillon sgargianti. Ci sono dei punti che mi hanno convinto meno e forse si è arrivati al “lieto fine” un po’ troppo sbrigativamente negli ultimi 3 episodi, ma hanno esaudito il mio desiderio di sangue negli ultimi minuti e sono sicuro che nella terza stagione (che mi auspico ci sia dato anche il cliffhanger finale) ne vedremo ancora delle belle. Come sempre le cover di brani famosi sono una colonna sonora pazzesca. Una menzione al solito speciale per un prodotto ben realizzato dal nulla nel nostro paese! (PS: #SvegliaItalia)

Once Upon A Time 4: vi avevo informato delle mie preoccupazioni sull'uso per la prima metà di questa quarta stagione dei personaggi di Frozen, sfruttando l’onda dell’enorme (e meritato) successo che il film Disney ha e continua ad avere (si mormora di un sequel nel 2018). Sono contento di affermare che ora sono molto più tranquillo e non mi vergogno a dire che al momento OUAT è uno dei pochi telefilm che aspetto con ansia di vedere ogni settimana (l’apice nel doppio episodio di due settimane fa). Certo non mancano i punti deboli (la smettiamo con questi cattivi traumatizzati che vogliono farsi una famiglia? Dove sono i villan semplicemente stronzi di una volta??), ma si è sicuramente ripreso dopo una terza stagione traballante. Ansioso di vedere gli ultimi 3 episodi prima della pausa e curioso di sapere come Malefica, Crudelia De Mon (?) e Ursula potranno essere le nuove bitchies cattive della seconda parte di stagione.


Revenge 4: dopo 4 anni il momento tanto atteso è arrivato. Vent’anni di vendette revengiose buttate nel cesso per ri-attirare l’attenzione del pubblico che settimana dopo settimana scivolava via sempre di più. Non voglio fare spoiler per chi non avesse avuto ancora modo di vedere la stagione, ma la più grande (leggi ridicola) resurrezione dai tempi di Alias è avvenuta di nuovo in casa ABC e se Emily in un primo momento era confusa e felice alla Carmen Consoli maniera, ora finalmente si è incazzata e speriamo riprenda a dare qualche bel calcio nel culo a chi se lo merita, parenti inclusi. L’attenzione è altissima ora, ma spero lo stesso che questa sia l’ultima stagione di un telefilm che ha dato già tanto-troppo.



Comedy: strappano sempre dei gran sorrisi e alcuni episodi rimarranno negli annali, ma in generale tutte tranquille senza lode e senza infamia in questo fine 2014. Dai sempre amati nerd di The Big Bang Theory alle cameriere ciniche di 2 Broke Girls, dai coinquilini di New Girl alla famiglia disagiata ma spassosa di Mom, dal distretto più pazzo della grande mela di Brooklyn Nine-Nine allo studio medico folle di The Mindy Project (sì mi rendo conto di guardare parecchie comedy, ma il bisogno di ridere è sempre impellente!). Citazione speciale per Selfie e Bad Judge che mi hanno fatto ritrovare le tanto amate Karen Gillian e Kate Walsh, ma sebbene le risate non mancassero, non sono stupito per la loro prematura dipartita. Dispiace.

The Blacklist 2: situazioni sempre più paradossali (e a volte banali), ma inutile negarlo Raymond “Red” Reddington resta sempre un mito. Però la domanda resta sempre, anche se la risposta (forse) l’abbiamo già avuta: Red è il padre di Liz?? Come spiegare altrimenti il loro legame?? NBC ti odio amo!

The Mysteries of Laura 1: degna sostituta stagionale dell’estiva Taxi Brooklyn con casi banali, situazioni nonsense, protagoniste irresistibili. Debra non ti vedevamo così in forma (in tutti i sensi, MILF che non sei altro!) dai tempi di Will & Grace! Per chi cerca un poliziesco senza drammi ma molte risate.


Tv Comics: non so bene come etichettare questa ondata di serie basate su fumetti (o meglio personaggi di fumetti), resta il fatto che da nerd incallito non posso che apprezzarli. Si era largamente anticipato questo nuovo fenomeno tv per il 2014 con ben 5 telefilm (incluso Agents of SHIELD, di cui ho già parlato) e di altri che ne arriveranno nel 2015 (Agent Carter e Daredevil, solo per citare i due di prossima uscita imminente), ma procediamo per gradi. 


Arrow alla sua terza stagione continua a convincere (e non solo per i momenti Olicity strappa lacrime - lacrime strappa) e ha fatto da ottimo trampolino al nuovo The Flash, record di ascolti in casa CW. Grant Gustin tolta la giacca troppo corta da Fringuello di Glee, mostra davvero il suo valore con questo super eroe nerd alle prime armi e le puntate scorrono via (abbastanza) rapidamente. Pellaccia vecchia invece per Constantine che per me rientra senza dubbio in quella sotto categoria di fantasy-horror stile Supernatural (che ha le sue origini in Buffy e tutto quel filone fine anni ’90), con la sola variante di essere un personaggio dei fumetti. Lasciatemi storcere il naso invece per l’ultimo nuovo show della Fox, Gotham. Se dovessi giudicarlo come un particolare poliziesco direi che è molto interessante, con un’ambientazione e fotografia di tutto rispetto; se però dobbiamo vederlo come prequel di Batman allora no, Per me Shei Fuori!
Figli di un genere che per la mia generazione ha come riferimento Smallville (per non citare i vari Flash, Hulk ecc. dei decenni precedenti), sanno bene tutti che per catturare l’attenzione dei fan dei fumetti devono buttare qua e là dei riferimenti, e in questo Arrow e a seguire The Flash si stanno comportando (per ora) bene. Ma non puoi mettermi baby Bruce, baby Cat Woman, baby Poison Ivy, un Pinguino giovane alto e magro, un Enigmista strambo e innocuo, una Barbara Gordon lella in un pentolone gigante fin dal pilot, vuol dire che a fine stagione devi darmi la batcaverna! 
Con la speranza delle dovute migliorie, questo filone mi piace e spero duri (cosa che invece non auguro a quello che vuole trasformare oltre 10 film in serie tv per la prossima stagione..ma dai su, un po’ di inventiva!).

NEXT: rimandati a giudizio Sleepy Hollow, The 100 e American Horror Story: Freakshow. Se per i primi due le aspettative erano pressoché inesistenti (e non sto dicendo che mi hanno deluso, solo che non attirano più di tanto il mio interesse nel mare di serie tv attuali), la terza non ha fatto che confermare i dubbi della scorsa stagione. La regia di Ryan Murphy è sempre spettacolare, ma le storie sono noiose, inutilmente macabre e certamente poco entusiasmanti. Mi chiedo che fine potranno fare quando anche il talento di Jessica Lange non brillerà più nel cast fisso. Un gran peccato.  




The Vampire Diaries 6The Originals 2: se per la serie madre le cose vanno sempre peggio (non sanno più che inventarsi per non far stare insieme Elena e Damon), lo spin-off sta dimostrando di cavarsela bene con le proprie gambe. Mi preoccupa però un po’ il fatto di aver inserito pezzi forti come i genitori e tutto il parentame già dalla seconda stagione, non vorrei bruciassero tutte le cartucce buone subito, altrimenti poi rimane..rimane TVD!

Jane the Virgin 1: la vera scoperta di questo autunno 2014 è stata questa piccola serie CW, lo devo ammettere. So che può sembrare strano, ma nel suo essere un’assurda telenovela fatta a telefilm è geniale perché sa perfettamente di esserlo e invece di nasconderlo dietro ridicoli accorgimenti verosimili (stile Gossip Girl, ma un po’ tutti i teen drama dopo la terza stagione) lo sfrutta fino al midollo, con tanto di narratore esterno dall’accento spagnolo. Le situazioni per la povera Jane, che si ritrova suo malgrado incinta senza aver mai fatto sesso, sono paradossali, grottesche, esilaranti. Ogni settimana dei nuovi colpi di scena che riempirebbero anni di puntate di una qualsiasi soap opera. Da prendere con la giusta leggerezza, una serie che ha tutte le carte per durare all’infinito, e non sto scherzando!


Per ora è tutto (stavolta ho davvero esagerato nella lunghezza, ma questo è!). Nella trepidante attesa dei finali di metà stagione col sempre fidelis motto: staremo a vedere!


Vostro David