lunedì 30 gennaio 2017

RIVERDALE – il trash si tinge di rosso

“La nostra storia parla di una città, una piccola città, e delle persone che vivono in questa città.
Da lontano si presenta come molte altre cittadine sparse per il mondo. Sicura. Rispettabile. Innocente.
Ma se ci si avvicina si iniziano a vedere le ombre sottostanti.
La nostra città si chiama Riverdale”


Se questa intro non vi bastasse per inquadrare Riverdale, nuovo teen drama della CW, andiamo ad elencare velocemente alcuni degli elementi all’interno della storia:

Misteriosa scomparsa di un ragazzo molto popolare, il 4 luglio. Il protagonista è un figo con degli addominali che passami una pezza di parmigiano che ci grattugio sopra, il tutto perché ha lavorato 3 mesi come muratore (e voi che spendete i vostri soldi nelle palestre!). La sua migliore amica, bionda studentessa perfetta con problemi mentali, ha una cotta immane per lui e nel frattempo si confida col suo GBF (Gay Best Friend). Arriva in città una nuova studentessa da New York (Jen Lindley RIP), è ricca, è figa, adocchia il protagonista appena fiorito ma subito diventa pappa e ciccia con la sua migliore amica, giusto per rimanere tra noi. Peccato che tra le due giovincelle a godere, in tutti i sensi, è la professoressa di musica che ha passato l’estate a cavalcare il protagonista (e anche l’affair con la prof sexy l’abbiamo portato a casa). Altro piccolo dettaglio, il protagonista vuole fare il musicista, ma è anche un ottimo giocatore di football e il padre vuole che lavori per lui nella sua compagnia edile. Dimentico qualcosa? Ah sì il padre è Luke Perry, a.k.a. il caro Dylan di Beverly Hills che ha pure un passato losco con la madre della figa newyorkese appena arrivata.


Tutto questo presentato nei primi 13 minuti della puntata.


Tutta questa serie di cliché che Dawson’s Creek ci ha insegnato ad amare continuano qua e là per il resto del pilot di questa nuova serie tv. Ma siccome siamo nel 2017 ci mettiamo pure il mistero legato a questa famigerata estate dove c’è scappato il morto (Pretty Little Liars docet), una fotografia dark perché siamo un canale per adolescenti ma vogliamo fare le cose paurose, e ogni tanto ci buttiamo lì un riferimento pop moderno (tipo James Franco) e la possibilità, con un tono piuttosto inverosimilmente ironico, di utilizzare dei social network, Twitter in particolare.


Quindi chiudiamo tutto e cancelliamo questa pagliacciata? 
Ma che siamo matti, io già ne sono ossessionato!


Un puro e semplice teen drama come non se ne vedono da un po’, pieno di turbe mentali, ormoni nell’aria, misteri e tradimenti, camminate lungo i corridoi con gli armadietti, balli scolastici al primo episodio e genitori opprimenti che vogliono gestire la vita dei figli ma loro si ribellano ad ogni nuova scena (anche se addirittura il padre del protagonista vuole aiutare il figlio!). Il tutto poi è raccontato come fosse un romanzo, con tanto di anticipazioni random, da un ragazzetto sfigato (che ovviamente è già il mio personaggio preferito) interpretato niente di meno che da uno dei due gemelli Zac & Cody quando Disney Channel faceva ancora telefilm guardabili (credo sia quello magrolino dei due, è moro ora). Non posso far altro che amare tutto ciò!

Ah giusto per la cronaca, il riferimento nel titolo del post riguarda il fatto che il protagonista, Archie, ha i capelli rossi (palesemente tinti male) e per qualche fissa degli autori (o segreto nascosto??) anche il ragazzo morto e la sua gemella (viva, presente al momento della scomparsa del fratello, stronza patentata e ovviamente capo delle cheerleader) hanno i capelli rossi. #GingerPower


Ulteriore dettaglio da annotare, la serie è tratta dai fumetti Archie Comics; giusto per farvi un’idea dell’alto livello di questa casa editrice, ha pubblicato Sabrina vita da strega (ah non lo sapevate che prima della serie meravigliosamente anni ’90 ed il cartone era un fumetto??).


Insomma un mix adolescenziale irresistibile, che pur partendo da una serie infinita di stereotipi di genere potenzialmente potrebbe regalarci un bello show, da amare in ogni sua goccia trash!

Vostro David

lunedì 9 gennaio 2017

Golden Globes 2017, due cose due

Giunti alla 74esima edizione dei Golden Globes, il premio assegnato dalla Hollywood Foreign Press (l’associazione della stampa estera a Hollywood) ai migliori film e alle migliori serie tv dell’anno, inizio a domandarmi seriamente l'utilità di questi eventi, al di là della serata in sé piena di star che si fanno ammirare dai loro fan sul tappeto rosso e dai prodotti cinematografici e televisivi che acquistano fama e pubblicità (se no poi come fai a mettere "Vincitore di 4 Golden Globes" sulle locandine?!).

Intanto vediamo chi ha vinto cosa (non avendo visto nessuno dei film in gara, approfondiamo le serie tv che è meglio):
MIGLIOR SERIE DRAMMATICA
The Crown, Netflix 
Game of Thrones, HBO
Stranger Things, Netflix
This is Us, NBC
Westworld, HBO
MIGLIORE ATTRICE IN UNA SERIE DRAMMATICA
Caitriona Balfe, Outlander
Claire Foy, The Crown 
Keri Russell, The Americans
Winona Ryder, Stranger Things
Evan Rachel Wood, Westworld
MIGLIOR ATTORE IN UNA SERIE DRAMMATICA
Rami Malek, Mr. Robot
Bob Odenkirk, Better Call Saul
Matthew Rhys, The Americans
Liev Schreiber, Ray Donovan
Billy Bob Thornton, Goliath 
MIGLIOR SERIE – MUSICAL O COMEDY
Atlanta, FX 
Blackish, ABC
Mozart in the Jungle, Amazon
Transparent, Amazon
Veep, HBO
MIGLIORE ATTRICE IN UNA SERIE – MUSICAL O COMEDY
Rachel Bloom, Crazy Ex-Girlfriend
Julia Louis-Dreyfus, Veep
Sarah Jessica Parker, Divorce
Issa Rae, Insecure
Gina Rodriguez, Jane the Virgin
Tracee Ellis Ross, Black-ish 
MIGLIOR ATTORE IN UNA SERIE – MUSICAL O COMEDY
Anthony Anderson, Blackish
Gael Garcia Bernal, Mozart in the Jungle
Donald Glover, Atlanta 
Nick Nolte, Graves
Jeffrey Tambor, Transparent
MIGLIOR MINISERIE O FILM TV
American Crime, ABC
The Dresser, Starz
The Night Manager, AMC
The Night Of, HBO
The People v. O.J.: American Crime Story, FX 
MIGLIORE ATTRICE IN UNA MINISERIE O FILM TV
Felicity Huffman, American Crime
Riley Keough, The Girlfriend Experience
Sarah Paulson, The People v. O.J.: American Crime Story 
Charlotte Rampling, London Spy
Kerry Washington, Confirmation
MIGLIOR ATTORE IN UNA MINISERIE O FILM TV
Riz Ahmed, The Night Of
Bryan Cranston, All the Way
Tom Hiddleston, The Night Manager 
John Turturro, The Night Of
Courtney B. Vance, The People v. O.J.: American Crime Story
MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA
Olivia Coleman, The Night Manager 
Lena Headey, Game of Thrones
Chrissy Metz, This is Us
Mandy Moore, This is Us
Thandie Newton, Westworld
MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA
Sterling K. Brown, The People v. O.J.: American Crime Story
Hugh Laurie, The Night Manager 
John Lithgow, The Crown
Christian Slater, Mr. Robot
John Travolta, The People v. O.J.: American Crime Story
Come al solito sono solo poche le serie ad avere delle nomination in tutte le categorie e ancor meno a vincere. Sei serie hanno vinto dei globi e di queste: due di produzione inglese (The CrownThe Night Manager), strano pensando che la giuria era composta da giornalisti internazionali; tre riguardano show con protagonisti afro-americani (segno di apprezzamento o mossa buonista?); e una riguarda una serie che è stata cancellata alla prima stagione (non l'avevo mai neanche sentita nominare sta Goliath figurarsi).
Sempre più evidente il successo delle piattaforme streaming e dei canali via cavo (solo la ABC ha ottenuto delle nomination in quanto canale nazionale), segno che la qualità ormai è, secondo almeno gli addetti al settore, tutta nelle mani dei nuovi arrivati (Netflix in primis), con la HBO invece sempre più alla deriva (e dire che quest'anno aveva dalla sua Westworld). Anche qui, voglio dire io sono il primo che ama alla follia Netflix e i suoi show originali, ma ci sono altri mille canali che producono lo stesso belle serie. 
Diciamo che da un award ideato per dare voce alla stampa estera, finire sempre coi soliti noti (o noti solo a loro) mi pare inutile. Se tanto mi dà tanto gli Emmy riprenderanno la stessa via, magari rincarando la dose su American Crime Story e sostituendo The Night Manager con The Night Of (perché in fondo agli americani piacciono gli americani, vedi The Americans). 
Forse sbaglio, forse è vero che queste sono le serie più belle dell'anno scorso, però la qualità in questo settore si è talmente alzata negli ultimi anni, che dentro di me continuo a pensare che non è possibile avere in queste liste sempre gli stessi nomi, anche tra le novità, tutte serie super apprezzate in ogni classifica di fine anno che troverete sul web. Ripeto, forse sono strano io.
Vostro David

domenica 8 gennaio 2017

The New Era

Non voglio scrivere il solito post banale nel quale mi scuso per la lunga assenza, che il tirocinio e la preparazione della tesi mi hanno occupato forze e volontà per poter vedere e scrivere sulle serie tv praticamente per gran parte del 2016!

Invece vi dirò che ho finito i miei studi universitari da novembre e già da un po' pensavo di tornare a scrivere su questo blog, perché se c'è una cosa di cui non mi sono stancato in questi mesi è scrivere.

Come vi avevo accennato negli ultimi post, ho passato circa 6 mesi anche a parlare di serie tv in radio, nel programma "Serialmente Parlando", che ha avuto anche un bel seguito. Purtroppo non è stato più possibile continuarlo su radiorEvolution per la nuova stagione (io in tutto ciò ho iniziato un altro programma, "Parliamone", in cui mi sono tenuto stretto uno spazio per parlare di telefilm!).

Ero inoltre propenso a rendere il blog più interattivo, avvisandovi che stavo "recensendo" spesso e volentieri le serie tv attraverso il mio profilo Snapchat (il mio nick, non a caso, è telefilo90), ma anche quell'idea si è un po' arenata ancor prima di partire.

Dai primi di questo nuovo anno però ho iniziato a collaborare con un altro blog, ideato e gestito dalle mie amiche e colleghe radiofoniche, Thelma & Louise. Mi hanno chiesto di scrivere per loro qualche post in visione di un loro aggiornamento editoriale e sono stato ben lieto di aiutarle.

A questo punto però dovevo scegliere se abbandonare ufficialmente questo mio spazio che mi ha tenuto compagnia per tanti anni o se tornare alla riscossa. Be' se sono qui oggi è perché ho scelto la seconda opzione!

Non vi nego che molto dipenderà dal mio prossimo futuro lavorativo, ma per ora, non avendo molto altro da fare (per dirla onestamente), scriverò qui e per le T&L. Mi sono reso conto che ho sempre usato questo blog per riflessioni anche più articolate riguardo alle serie che vedevo, come dimostrano i Telefilo Weekly che finivano per essere sempre più lunghi e dettagliati sebbene nati per essere rapidi e indolori! Per T&L cercherò di mirare su quella linea della fruizione rapida, qui invece voglio prendermi i miei spazi, come ho sempre fatto, e dire tutto ciò che mi viene in mente!

Una mossa sempre fuori dalle regole della "buona comunicazione online", ma è evidente che non ho mai usato questo blog per avere visualizzazioni, ma per sfogare una mia necessità!

Ringrazio infine quelli che nel loro continuano a credere nelle mie capacità, che spingono affinché non molli questo spazio personale. La vita poi chissà cosa ci porterà, ma come al solito...staremo a vedere!


Vostro (ora-più-che-mai),
David

PS: per suggellare questa Nuova Era (nel titolo ho usato la versione inglese perché fa più figo) ho anche modificato un po' l'aspetto del blog, cosa che non avevo mai fatto in 6 anni di attività. Che ve ne pare? Sì, il verde è il mio colore preferito #sorrynotsorry