E’ il 31 Dicembre, alla finestra la neve continua
inesorabile a scendere fitta e (mai quanto adesso..) come se non ci fosse un
domani. Ho dei libri da leggere, articoli da scrivere, eppure leggendo nei miei
siti di riferimento le mille classifiche che il periodo obbliga a compilare, in
una società come la nostra dove la competitività e il giudizio su tutto sono il
cuore pulsante della nostra esistenza (scusate sto studiando Sociologia!), non
posso esimermi dallo stilare la mia personale. Di solito è tradizione per
questo blog fare una lunga lista dei “Film Visti” durante l’anno, che ripescava
anche le recensioni del corso dei 365 giorni passati, ma quest’anno c’è stata
un’importante svolta nella mia vita, prima la laurea e poi il trasferimento
verso pascoli più verdi (e freddi), e nel mezzo tanta noia e nessuna
recensione. Perciò per fare qualcosa di “nuovo” stavolta mi butto nel TOP & FLOP per rendere meno listosa
la lista dei (pochi) film visti quest’anno. Il bilancio comunque è piuttosto
soddisfacente, in attesa dei grandi titoli del prossimo anno (Avengers who?
Jurassic che?).
TOP
Guardiani della
Galassia: questa non è una classifica badate bene, ma se lo
fosse questo cinecomic sarebbe comunque il primo titolo 2014 da citare!! L’attesa
è stata tanta (grazie anche al simpaticissimo rinvio da agosto ad ottobre in
Italia), e il rischio che con un mondo (anzi una Galassia) e personaggi
totalmente nuovi potessimo assistere al primo vero flop Marvel dai tempi di Daredevil era alto. Fortuna (o anche
semplice bravura) che il progetto era nelle mani del visionario James Gunn e
ora i cari Guardiani possono tranquillamente competere con i più affezionati
Avengers. Le risate come al solito non sono mancate, gli effetti visivi
strepitosi, ma soprattutto una storia avvincente ed emozionante. Ovviamente,
manco a dirlo, non vedo l’ora esca il sequel nel 2017!
Si alza il vento: tra i (pochi) film d’animazione
visti quest’anno, una mozione d’onore va all’ultimo lavoro della leggenda vivente
Hayao Miyazaki. Lontane le ambientazioni fantastiche della Città Incantata, il maestro nella sua prova conquista (chi vuol
essere conquistato) anche con atmosfere più reali e fortemente biografiche. Se
dovessi scegliere una parola per definire questo film direi: elegante. Il 2014
è stato anche l’anno della riscoperta di suoi precedenti lavori grazie a eventi
speciali nei cinema (guardare la Città
Incantata sul grande schermo ha il
suo perché) e mi ha fatto conoscere anche La
Principessa Mononoke che ho apprezzato abbastanza.
E’ bene citare anche altri “cartoni” visti quest’anno.
Assolutamente consigliati Box Trolls della sempre ammirabile Laika e Big Hero 6 che dopo
ben quattro nuove principesse riporta alla Disney un po’ di atmosfera più per
maschietti (non a caso è tratta da un fumetto Marvel con cui la casa di
Topolino ha una interessante collaborazione). E’ giusto inserire anche Dragon Trainer 2 che è
stato assolutamente all’altezza del primo, sebbene mi abbia lasciato in certi
punti con un po’ di amaro in bocca devo essere sincero (vedremo con l’ultimo
capitolo della trilogia).
Sotto una buona stella:
conoscete la mia riluttanza verso la cinematografia nostrana, ma devo dire che
mi ha particolarmente colpito questo piccolo film di Verdone (era in lista per
i lungometraggi nominabili al Miglior Film Straniero per i prossimi Oscar,
anche se, senza grande stupore, non è rientrato nella short list finale). Non
so di preciso perché, forse la particolare fotografia o la bravura della coppia
Verdone-Cortellesi (da menzionare anche Lorenzo Richelmy che zitto zitto ora è
diventato protagonista di Marco Polo,
nuova serie della Netflix!), comunque mi ha lasciato qualcosa. Doveroso citare
anche La Grande Bellezza
che è del 2013 ma io quest’anno l’ho visto e sono decisamente tra i suoi
estimatori, paragonabile o meno al cinema italiano illustre di un tempo. Ad
ognuno i suoi gusti!
Captain America: The
Winter Soldier: pensavate che nominando i Guardiani avrei
evitato l’altra chicca Marvel dell’anno? Illusi. Strepitoso, da lasciare a
bocca aperta per il colpo di scena che ha cambiato per sempre le carte in
tavola nell’UCM (le prime ripercussioni le abbiamo già potuto avvertire in Agents of S.H.I.E.L.D.), e decisamente più avvincente del primo. Steve Roger l’eroe
classico che in questo mondo moderno di infinite sfumature di grigio ci mantiene delle
certezze su cosa sia giusto o sbagliato. Troppo curioso di sapere se il personaggio di Chris Evans farà ciò
che mi aspetto faccia in Avengers 2; intanto Bucky è in circolazione (a buon
intenditor poche parole).
Divergent: uno dei pochi film su cui ho scritto quest’anno una breve riflessione, ma torno a parlarne in quanto rappresentante di quel genere tratto da un romanzo
Young Adult che sempre più spesso soffre a livello di pubblico (i cari bei
tempi di Twilight sono storia). Questo
uno dei pochi che è stato abbastanza apprezzato da permettere la realizzazione
di un sequel, molti non potranno dire lo stesso (su Shadowhunters puntiamo, come era logico fare fin dall’inizio, sulla
serie tv che si vocifera faranno). Note a margine per The
Maze Runner e The Giver - Il Mondo di Jonas (a cui vi rimando alla breve recensione che ho fatto per
Coming Soon), che hanno avuto la loro dose di apprezzamenti (i miei sicuro, ma
io ci casco sempre con questo genere, è più forte di me!). Non parlo di Hunger Games 3 perché non sono
riuscito a vederlo ancora, anche se le reazioni che ho captato non sono state
delle più rosee. Vedremo il 2015 cosa ci offrirà su questo fronte, a meno che
sia il momento di abbandonarlo.
Interstellar:
WOW. Potrei finire così, con un semplice wow. Che altro dire sul film di quello
psicopatico di Christopher Nolan che dopo la trilogia di Batman ci regala una
chicca che è rimasta sulla bocca di tutti in questo 2014? Avevo le mie riserve,
ed ammetto che non è un bello oggettivo, può non piacere, ma a me ha
impressionato tantissimo, quando era lì lì per farmi perdere la concentrazione,
bang, succedeva di tutto (compresa la partecipazione di un certo attore che era rimasta nel segreto più totale fino alla fine!). Assolutamente contorto, assolutamente apprezzato
(Matthew McConaughey decisamente attore dell’anno, mettendoci dentro pure True
Detective!), assolutamente da rivedere!
Grand Budapest Hotel:
perché non si vive di soli blockbuster da 200 milioni di dollari. Una vera
chicca che in giornate di neve come questa mi torna la voglia di rivedere. In
una parola: brillante!
Colgo l’occasione per citare un altro “film d’autore” che in
un freddo e tranquillo sabato sera mi ha tenuto di ottima compagnia. Parlo di Zelig di Woody Allen
(spero di vedere presto anche Magic in
the Moonlight di quest’anno), che dire geniale è dire poco. Del 1983 e
ancora spaventosamente attuale. Uno di quei veri cult che va presa la briga di
guardare, a differenza di tanti, troppi film “vecchi” decisamente sopravvalutati.
Godzilla:
ebbene sì, l’ultimo titolo della mia TOP list del 2014 è il film sul
lucertolone preistorico che abbatte i grattacieli con la coda. Solo se l’avete
visto potete capire il mio apprezzamento (già osannato in un precedente post), non gli avrei dato un centesimo
eppure, e forse proprio per quello, la più grande bella sorpresa dell’anno. Bella proprio la storia e l'idea dell'antico protettore che intenerisce il cuore e ci fa fare il tifo per il gigantesco mostro.La parola
giusta è “grandissima figata”!
FLOP
Difficile per me guardare un film, soprattutto al cinema,
che non riesce a piacermi, dato tutto lo studio preparatorio che faccio prima
di andare a spendere i miei soldi, ma a volte capita.
Un Fidanzato per mia
Moglie: il titolo dice tutto. Ma proprio tutto. Mi sono lasciato
convincere a vederlo solo perché adoro Geppi Gucciari, che è l’unica cosa
simpatica del film, che non è neanche quell’orrore tipo cinepanettoni, ma di
certo non posso promuoverlo a fine anno.
Un Milione di Modi per
morire nel West: questa me la sono andata a cercare da solo lo
ammetto. A volte ho bisogno di spegnere la mente con un film demenziale, ma
almeno vorrei che mi facesse ridere nella sua stupidità. Non l’ho odiato, ma
non mi ha detto nulla, che forse è anche peggio.
Noah:
una mattonata sulle … . Cerco di essere sempre “professionale” nei miei
commenti, ma certi film me le fanno uscire dal cuore certe volgarità.
Visivamente sarà stato pure ben fatto, ma di una noia colossale! 130 minuti di
Noè che nello schifo che era diventato il mondo, prima fa l’eremita e poi
costruisce una zattera. Punto. L’unico momento di vitalità quando accantonati i
bei propositi di voler riportare la vita nel mondo, cerca di uccidere la
ragazza incinta del figlio. Fine. Mamma la noia.
Storia d’Inverno:
ho solo una domanda: perché? ...Anzi meglio: Ma che davvero??
Sfogata anche la cattiveria di quest’anno, e senza maledire
le major che sempre più al cinema (e ora anche in tv) rischiano sempre meno i
loro guadagni proponendoci ricicli infiniti di storie già viste (con le dovute
eccezioni come quelle citate)..ecco l’ho fatto di nuovo..non mi resta che
augurare a tutti un Buon Anno, che sia sempre migliore di quello
passato e soprattutto pieno di bei film da goderci che ne abbiamo un gran
bisogno per distoglierci dai mali del mondo.
Vostro David
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