Dal titolo uno si aspetta qualche nuova trovata alla Josh
Schwartz (in stile Gossip Girl ovvio,
non in stile Chuck) e invece questa
nuova serie (già al secondo episodio, ogni giovedì) è l’ultima creatura di
quella fantastica donna di nome Shonda Rhimes. Già proprio lei, la mente dietro
a Grey’s Anatomy (e anche Private Practice, ma di questi tempi non
c’è da ostentarlo), che dopo i medical-drama si dà ad un altro genere, allo Scandal.
Inizialmente ero un po’ restio a vedere questo Pilot. I
drama seriosi non mi piacciono troppo, poi c’erano di mezzo pure gli avvocati e
(a parte Ally McBeal ovviamente)
anche quel genere non mi entusiasma particolarmente. Ma ho voluto dare fiducia
a Shonda (che nel suo profilo Twitter non faceva altro che pubblicizzare
l’evento) e con l’animo in parte speranzoso e in parte titubante, l’ho visto
e…ed è stato subito amore!
In perfetto stile Shondaland (la casa di produzione della
Rhimes) è una serie corale, dove c’è un gruppo di persone, ognuna con la sua
storia e il suo talento, che lavora insieme, ma al posto del bisturi usano
l’ingegno e la parola per salvare la vita dei loro clienti. No, non sono
semplici avvocati, anzi spesso e volentieri infrangono la legge, né detective
privati, sono “solo” la squadra di Olivia Pope.
Olivia Pope.
Appena la si nomina tutti sono positivamente impressionati. Era il braccio
destro del Presidente degli Stati Uniti (ah non vi ho detto che la serie è
ambientata a Washington DC, quindi immaginate quanti Scandali ci sono in giro..)
ma per “cause personali” (vedete il pilot e le scoprirete) ha lasciato quel
lavoro e si è messa in proprio. Dire in breve cosa fa ora Olivia Pope è
difficile (in effetti non l’ho ancora ben capito) ma sappiate che è brillante,
astuta, il suo istinto non sbaglia mai, la sua lingua è più tagliente di una
spada (caratteristica della serie è che parlano tanto e velocemente, ai livelli
di Una Mamma per Amica se non peggio!),
insomma una donna con le palle! (senza essere fredda e insensibile però). A
differenza del solito Shonda style
effettivamente lei è un gradino più su rispetto agli altri personaggi, quasi mi
viene da dire che è la protagonista principale, e come vedrete è giusto così.
Scandal ci offre intrighi, segreti inconfessabili (compreso
il Presidente) e colpi di scena interessanti. Il ritmo è frenetico, non si
perde tempo a chiacchierare nella sala relax, si corre corre corre. Il tutto
condito con una buna dose di ironia che non fa mai male. Nel Pilot troviamo
tutto questo, oltre ad ottime macro e micro storie (in ogni episodio c’è un
caso diverso, affiancato da uno più grosso che si sviluppa nel corso della
stagione), ad una sceneggiatura grandiosa (come già detto è molto importante la
parola) ed una particolare regia, che segue il ritmo indiavolato della storia
con tecniche fighissime (scusate il francesismo ma è così!), la ciliegina sulla
torta.
Che aspettate, recuperate il Pilot e amate anche voi Olivia
Pope.
Vostro David
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