domenica 3 luglio 2011

Transformers 3 - recensione



Ok sì la storia è sempre quella, robot enormi buoni e cattivi che si combattono sulla Terra facendo un sacco di danni e l’esito è ovviamente positivo, e sì la modella di turno (bionda stavolta) è praticamente l’unica presenza femminile del film (oltre ad una burocrate acida) in perfetto stile misogino alla Michael Bay (il regista), e sì Sam (Shia LeBeouf) corre e urla per tutto il film (avrà urlato “OPTIMUS” una decina di volte credo)..c’è tutto questo, come sempre nei film della serie, ma il risultato è comunque fantastico o per essere più giovanili..fighissimo!!

In effetti riassumere così la trama di questo terzo film è decisamente riduttivo e ingiusto, se c’è una cosa notevole della pellicola è la storia. E' vero che si finisce sempre con quegli scontri allucinanti tra robot dove non ci si capisce un tubo (e l'atmosfera apocalittica è molto più forte dei primi due film), ma il messaggio che trasmette, lottare per la libertà, non è affatto banale o sorpassato (ma non è questo il luogo per fare della becera politica).
Anche la funzione dei vari personaggi (compresa la nuova fiamma del protagonista sorprendentemente!) è più particolareggiata e utile (cosa che non si poteva dire del secondo film, anche se non sono tra i molti che lo hanno detestato) e oltre alla solita scarica di adrenalina ci sono altre emozioni che arrivano allo spettatore, come la tristezza (stavo per piangere in un punto) o l’allegria (certe scene fanno troppo ridere!). Insomma è evidente che le critiche sul secondo capitolo sono state recepite e gli sceneggiatori si sono impegnati a questo giro.

Ovviamente il punto forte restano gli effetti speciali; i film di Transformers sono fatti per far godere gli occhi prima di tutto. Avrò pensato almeno una ventina di volte “Come cavolo hanno fatto a fare questa scena??” quindi i complimenti sono d’obbligo! Inoltre ho scelto di vederlo in 3D, visto che assicuravano una prestazione eccellente dato che Bay odia il 3D fatto giusto per, e in effetti non è male, forse mi aspettavo qualcosa in più date le premesse, ma ho visto 3D molto peggiori. E' evidente che le tecnologie della stereoscopica stiano migliorando, per i combattimenti tra robot l’effetto sarebbe risultato inguardabile con il 3D di un annetto fa, ora invece si riesce a vedere limpidamente ogni ingranaggio in ogni scena, anche se l’effetto confusione resta (ma quello è un elemento tipico di Transformers c’è poco da fare).

Gli esseri umani con i relativi attori questa volta hanno un ruolo più rilevante, come dicevo prima. Shia si sarà anche stufato di fare certi film (recentemente ha confermato che non intende fare un quarto episodio) ma il suo Sam è sempre ottimo. La stangona di turno, Rosie Huntington-Whiteley, oltre ai suoi momenti da donna-oggetto (la prima inquadratura che la riguarda è sul fondoschiena per farvi capire) ha anche un paio di scene in cui recita seriamente (senza esagerare ovvio, si tratta pur sempre di un film di Michael Bay). Per il resto sono da segnalare i due simpatici genitori di Sam che fanno fare tante risate e Patrick Dempsey che lascia bisturi e camici (e dopo l’ottava stagione lascerà anche Grey’s Anatomy) per interpretare finalmente qualcosa di nuovo. Il resto del cast effettivamente fa poco, a volte i robot coinvolgono di più (Bumblebee è troppo dolce!).
Volente o nolente questo film verrà ricordato anche per la serie di teorie e rumors che hanno accompagnato l’abbandono di Megan Fox dal cast poche settimane prima dell’inizio delle riprese, ma a dir la verità la sua mancanza si sente ben poco, solo qualche battutina nel film spiega perché non la vediamo. Nessuno si vestirà a lutto per questo ecco.

Consigliato? Sì. Non aspettatevi di vedere un film d’autore di quelli impegnati (e anche piuttosto pallosi) ovviamente, però è un buon modo per passare qualche ora. Effettivamente il finale (e qui non credo di fare molti spoiler) lascia un po’ perplessi, o quantomeno rileva che potrebbe non essere necessariamente l’ultimo film della serie, ma di questo vedremo più avanti (anche se non sento la necessità di altri sequel, ha fatto il suo tempo ormai!).

Vostro David

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