So che ho già saltato due settimane di Telefilo Weekly e prometto che a breve usciranno tanti nuovi post,
ma oggi urge una breve considerazione sui più importanti riconoscimenti annuali
in ambito televisivo (..e no, non parlo dei Telegatti!). Non voglio annoiarvi
con inutili considerazioni su quanto la politica o le rivalità tv nazionale-via
cavo-streaming possano o abbiano influenzato, come sempre, questo tipo di
premiazioni, lasciando il compito a siti e articoli più esperti (ma casualmente
Netflix, che ha tra le migliori serie attualmente presenti nel panorama
internazionale a livello qualitativo, aveva 12 nomination con OITNB e ne ha vinti 3, 13 con House of Cards e un solo premio tecnico
sul suono…). Anzi solitamente non mi occupo di questi eventi, ma stanotte
mentre guardavo gli Emmy (vi evito le mille peripezie e commenti poco carini
riguardo al come e dove li ho visti..noi italiani ci dobbiamo far sempre
riconoscere per la nostra incompetenza e cattiva organizzazione in certi ambiti..)
ho sentito proprio la necessità di scrivere un commentino. Giuro sarò preciso e
sintetico!
Era ovviamente l’anno d’addio di Breaking Bad, una delle serie più acclamate da pubblico e critica
nei suoi 5 anni di trasmissione (sapete che a me convince poco ma è
oggettivamente un prodotto ben realizzato e con ottime interpretazioni), nonostante
la concorrenza nel settore Drama
quest’anno fosse fortissima; in effetti altro argomento delicato quest’anno la
suddivisione in categorie, che ormai è piuttosto labile già solo per
distinguere le miniserie dalle serie tv vere e proprie, o nel genere (curioso
il caso di Orange is the new black, a
cui è sicuramente difficile dare un’etichetta, ma che ai Golden Globes era
sotto i Drama e qui agli Emmy sotto Comedy. Se era una trovata per
accaparrarsi qualche statuina in più è stato un fallimento colossale!). Tra le
Comedy poche sorprese (solo una che mi ha fatto molto piacere), mentre tra
Miniserie-Film tv sono rimasto quantomeno schifato dal trattamento riservato a The Normal Heart, nonostante sia
contento per Sherlock che è un
prodotto inglese. Ma insomma eccoci qui:
Comedy
- Miglior Attore Non Protagonista: Ty
Burrell, Modern Family [decisamente una
sorpresa! Io però tifavo per il grandissimo, in tutti i sensi, Andre Braugher di Brooklyn
Nine-Nine.]
- Miglior Attrice Non Protagonista: Allison
Janney, Mom [la sorpresa più bella
della serata!]
- Miglior Attore Protagonista: Jim
Parsons, The Big Bang Theory [ovvio e
indiscutibile.]
- Miglior Attrice Protagonista: Julia
Louis-Dreyfus, Veep [basta che non vinca Lena
Dunham io sono contento]
- Miglior Sceneggiatura: Louie,
“So
Did the Fat Lady”
- Miglior Regia: Modern Family [per l’episodio
a Las Vegas, meritassimo!!]
- Miglior serie Comedy: Modern Family [al solito]
Drama
- Miglior
Attore Non Protagonista: Aaron Paul, Breaking Bad [almeno
questa la potevano lasciare a Peter Dinklage e a Game of Thrones, soprattutto per questa stagione!]
- Miglior
Attrice Non Protagonista: Anna Gunn, Breaking
Bad [in effetti Maggie Smith non sa più dove metterle ‘ste statuette]
- Miglior
Attore Protagonista: Bryan Cranston, Breaking
Bad
[meritato dai, è un eccellente attore; in fondo è il suo ultimo anno e Jeff Daniels l’ha già ricevuto
nel 2013 per The Newsroom, ma la cosa
più divertente è stata la delusione negli occhi di Matthew McConaughey che ci
credeva proprio di fare la doppietta con l’Oscar quest’anno!]
- Miglior
Attrice Protagonista: Julianna Margulies, The
Good Wife [un’altra che non sa più dove metterla sta roba in casa. Uno
non vuole pensare a male, ma guarda caso se possono premiano sempre lo show di
successo nel network nazionale piuttosto che quello via cavo…e non venitemi a
dire che Robin Wright non lo meritasse per House
of Cards!]
- Miglior
Sceneggiatura: Breaking Bad, “Ozymandias”
- Miglior
Regia: True Detective [dicesi contentino]
- Miglior serie Drama: Breaking Bad [..e mobbastaveramenteperò, dall’anno prossimo si cambia!]
Miniserie –
Film tv
- Miglior Attore Non Protagonista: Martin
Freeman, Sherlock: His Last Vow [Martin
ti voglio tanto bene, ma c’era QUATTRO nominati per The Normal Heart, e dai su!]
- Miglior Attrice Non Protagonista: Kathy
Bates, American Horror Story: Coven [ci voleva un riconoscimento
son d’accordo, ma Julia Roberts è stata magistrale!]
- Miglior Attore Protagonista: Benedict
Cumberbatch, Sherlock: His Last Vow [Benedict ti voglio ancora più
bene di Martin, ma no. No Maria io esco e lascio la trasmissione, Mark
Ruffalo tutta la vita!]
- Miglior Attrice Protagonista: Jessica
Lange, American Horror Story: Coven [la classe fatta persona, lei
lo merita sempre]
- Miglior Sceneggiatura: Sherlock:
His Last Vow [e qui siamo tutti d’accordo, scrittura superba
per un ultimo episodio pazzesco. Steven Moffat è un assoluto genio e lo
dimostra continuamente anche con Doctor
Who, che in questi eventi viene stupidamente snobbato]
- Miglior Regia: Fargo
[Ryan perdonali perché hanno peccato..]
- Miglior
Miniserie: Fargo [contenti voi..]
- Miglior Film tv: The Normal Heart [almeno!! Ma era proprio il minimo. Più che meritato!]
Ci sono altri mille premi tecnici e non ma fermiamoci qui
(menzione d’onore per Uzu Aduba che ha vinto come Guest Star in una Comedy
anche se non capisco la nomina dato che lei è presente praticamente in ogni
episodio di Orange is the New Black,
ma con 12 nomination qualcosa dovevano pur riportare a casa). Prestissimo nuovi
post riguardo gli altri grandi eventi successi in questi ultimi giorni.
Vostro ancora-assonnato David
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