Quando libri, videogiochi, telefilm (e anche giochi da
tavolo!) non bastano più come ispirazione, ecco che ripescano (la solita Warner
birbona) una soap opera soprannaturale della fine degli anni ’60 e la mettono
nelle mani di quel genio pazzo e visionario di Tim Burton che chiama a raccolta
la sua cara e straordinaria (e altrettanto pazza) mogliettina Helena Bonham Carter e il suo ormai fidato primo attore Johnny Depp (alla loro ottava
collaborazione) ed ecco che ci sfornano Dark Shadows.
Burton ci ha sempre regalato pellicole eccezionali dove a
storie travagliate ed emozionanti ha sempre unito ad uno sfondo gotico, oscuro
(dark è proprio il caso di dire) quel pizzico di velata ironia che piace tanto.
In questo film il marchio Tim Burton è
ovunque, rappresenta appieno le sue personali caratteristiche come regista e
artista. Ma (ebbene sì c’è un ma!) forse è talmente tanto burtoniano da non
esserlo, non del tutto. E’ difficile da spiegare (e anche io non lo comprendo
bene) è una sensazione, un retrogusto che resta per tutto il film, come se a
tutte queste idee, immagini, scene, musiche magistralmente mescolate, mancasse
un qualcosa che renda Dark Shadows
un capolavoro senza tempo. Forse se avessi visto la soap avrei colto qualcosa
in più (ma scusatemi non ero ancora nato). Perché effettivamente un’altra
impressione è quella che ci siano tante sfumature che tutti i personaggi e gli
eventi nascondono ma che in due ore non possono essere svelate. Ma questa più
che una critica è una semplice annotazione, anzi sono stati bravissimi a
modellare 1.225 puntate in una trasposizione che ha una sua logica successione
di eventi!
Degli attori, Depp sicuramente interpreta bene la sua parte
come sempre, il rigido e involontariamente divertente vampiro che si ritrova in
un’altra epoca dove tutte è cambiato (dal 1760 si passa al 1972), ma devo dire
che la miglior performance l'ho riscontrata in Chloe Moretz. Questa giovane e
promettente quindicenne si è già conquistata le mie simpatie e ammirazione in
Kick-Ass, e qui non fa che confermare la sua bravura da nastro nascente del
cinema (è da tenere d’occhio!). Il ruolo da adolescente ribelle con un qualcosa
che evidentemente nasconde, con quell’aria di menefreghismo e sarcasmo che la
accompagna sempre e la passione per la musica, la rendono decisamente il personaggio più
intrigante. Ottime anche le altre figure femminili, dalla sempre variopinta Helena
che fa una psicologa ubriacona, a Michelle Pfeiffer la cui recitazione è molto
pronunciata (quasi da soap direi, quindi voluta?) ma che non stona con il suo
ruolo da matriarca che gestisce casa e famiglia, ed infine Eva Green che come fa
lei la sensuale e psicopatica strega cattiva nessuno.
Quanto alla colonna sonora, Danny Elfan (un
altro affezionato collaboratore di Tim) riesce molto bene ad unire i due generi
assoluti del film, il comico e l’horror, in una serie di musiche a tratti a dir
poco esilaranti e a tratti decisamente terrificanti. Anche se in certi punti
questo cambio di tema, a volte anche piuttosto repentino, può destabilizzare
(quando da una scena supercomica si passava in un secondo ad un momento di vera
paura mi sentivo particolarmente inquietato). Ad eccezione della musichetta dei titoli di
testa che ho trovato del tutto inappropriata per il genere del film, adatta più
ad un road movie direi (legata forse all’immagine del treno che dava quell’idea
in effetti).
Comunque niente da dire, visivamente ben fatto (anche se mi
aspettavo di più, ma la casa-maniero Collins è eccezionale), bravi attori, scene brillanti
e di particolare interesse il significato dato al sangue (attenti al monologo
iniziale!). In questo periodo di vampiri ovunque, oltre ai classici motivi di
vita-morte, nutrimento e maledizione allo stesso tempo, stavolta il sangue è
anche il simbolo del legame che unisce e rende importante la famiglia. Tema
cardine della storia, i personaggi, prima di essere un gruppo di individui
particolari capitanati da un vecchio antenato vampiro, sono una famiglia.
Consigliato? Ma certo! La coppia Burton-Depp non delude,
però non so, manca qualcosa per renderlo perfetto, a saperlo cosa!
Vostro David
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