domenica 27 febbraio 2011

Oscar 2011- Due film a confronto: Il Discorso del Re vs Cigno Nero

Pronti per la notte (questa notte) degli Oscar 2011?? Avete già il vostro film preferito per cui tifare? Sarete tra i cinefili folli che seguiranno la serata da mezzanotte fino alle 5-6 del mattino?
Per me questo è il primo anno che non ho impegni (scuola, uni) per il lunedì mattina (eh lo so che è dura seguire la cerimonia quando il giorno dopo ricomincia la settimana lavorativa) e spero di reggere e di vedermi una volta tanto tutta la serata fino alla fine e non dover vedere brevi attimi il giorno dopo su YouTube.
Per l’occasione quest’anno mi sono impegnato a vedere almeno 2 film (oltre a Inception e molti altri di cui vi ho già parlato) che hanno ottenuto molte nomination tra cui quelle più prestigiose, ovvero Miglior Film e Miglior Regia (potrete trovare l’elenco delle candidature qui) Così da avere almeno un’idea di cosa ci aspetta.
Per una serie di circostanze (e soprattutto perché erano i due che mi incuriosivano maggiormente) ho visto Il Discorso del Re e Black Swan (o Cigno Nero che dir si voglia).



Premetto che sono due film stupendi (il che è già una grande cosa contando il fatto che a me solitamente i film nominati agli Oscar non piacciono!) e che una trattazione di questo genere non gli rende giustizia, ma volevo provare una cosa nuova per voi (e per me).

Non so come facciano i giudici a votare e scegliere un solo film tra i vari nominati, le differenze tra i vari film (inclusi questi 2) sono abissali! Generi, trame, regia, attori..tutto così diverso!
Nel nostro caso, da un lato abbiamo (Il Discorso del Re) una pellicola (tratta da una storia vera) di genere storico in cui il re Giorgio VI d’Inghilterra deve affrontare il suo problema di balbuzie quando dovrà parlare al suo popolo all’inizio della Seconda Guerra Mondiale. Dall’altro lato (Cigno Nero) abbiamo invece le vicende di una ballerina scelta per interpretare la protagonista de Il Lago del Cigni, tra tormenti, rivalità e lotta interiore (è difficile riassumere in breve la trama di questo film..è molto contorto e visionario).
Decisamente due prodotti diversi. L’unico punto in comune che sono riuscito a cogliere è il fondamento di tutto: i protagonisti principali si ritrovano a dover scontrarsi e lottare prima di tutto con se stesso, permettendoci di seguire la loro evoluzione psicologica. Due caratteri delicati e fragili che dovranno (scusate il francesismo) cacciare le “palle” per affrontare la loro prova più difficile, in un mondo che è tutto purché facile.

La regia è molto interessante, sono due film indubbiamente particolari, molto originali.
Nel Discorso del Re troviamo inquadrature singolari che non hanno nulla di casuale, dove si dà fondamentale importanza prima di tutto alla parola e al personaggio che parla (spesso posizionati ad un angolo dell’inquadratura e soli). I dialoghi tra il re e il suo logopedista sono sicuramente le scene più interessanti e geniali di tutto il film!
Nel Cigno Nero è tutto estremamente caotico e visionario/visivo, in un gioco di vedo-non vedo decisamente angosciante e apprezzabile. Sebbene sia un film dal budget non alto, gli effetti speciali sono notevoli, non solo nelle scene agghiaccianti, ma anche per quelle in cui alla ballerina professionista controfigura si è “attaccato” il volto di Natalie Portman che ha comunque dato del suo spesso. Senza contare la presenza quasi costante di specchi (simbolo per eccellenza della lotta interiore) e di una metafora-metamorfosi che collega la storia del film con quella dell’opera Il Lago dei Cigni, assolutamente sublime!
Non parliamo poi dei finali…vi dico solo che in uno mi sono commosso fortemente, nell’altro sono rimasto piacevolmente e profondamente colpito.

Per via della trama, Il Discorso del re presenta prove d’attore decisamente più numerose rispetto a Cigno Nero. Se in quest’ultimo l’essenza del film gira tutta intorno all’interpretazione della bravissima Natalie Portman (in un alternarsi crescente tra brava ragazza e la sua stessa nemica, senza contare la bravura nella danza), ne Il Discorso del Re troviamo un trio eccezionale: il re di Colin Firth è assolutamente degno di lode (non a caso, come la Portman, Firth ha la candidatura come Miglior Attore Protagonista), un personaggio con un simile problema di linguaggio non deve essere affatto facile da interpretare, ma lui lo ha reso benissimo. Poi abbiamo un grandissimo Geoffrey Rush (nomination come Miglior Attore Non Protagonista) che tolto barba e cappello da pirata (presto lo rivedremo nei Pirati dei Caraibi 4) ci presenta un logopedista decisamente sui generis, sempre pronto a tener testa ai problemi del suo illustre paziente anche con molta straordinaria ironia. Ma non dimentichiamoci della strepitosa Helena Bonham Carter (non posso nascondere la mia ammirazione verso di lei e sono contentissimo per la sua meritata nomination come Miglior Attrice Non Protagonista) che per una volta incarna un personaggio serio, la moglie del re, ma sempre notevolissimo (forse l’unica pecca di questo film è il fatto che la Carter non ha moltissime scene!).

Altro fattore da notare in questi due film è la colonna sonora. Il paragone tra i due è impensabile, ma sono accomunati da una scelta precisa e molto attenta, ricca di significati.
Ne Il Discorso del Re la colonna sonora è praticamente assente, come già detto si dà molta importanza alla parola e quale modo migliore per evidenziarla se non quello di udirla senza suoni in sottofondo?! I momenti in cui è presente, spesso in crescendo, sono carichi di significato e giustissimi (non a caso altra candidatura per il film è quella a Migliori Musiche).
In Cigno Nero la scelta per la colonna sonora è ricaduta non a caso sulle melodie dell’opera Il Lago dei Cigni (infatti non essendo musiche originali non è stato possibile candidare purtroppo il film come Migliori Musiche) e non solo nelle scene di danza, ma con vari arrangiamenti è presente in quasi tutto il film. Molto azzeccato e spaventoso!

Prima di vedere i due film non capivo perché, con simili trame, potessero essere nominati ai premi più prestigiosi del cinema, poi vedendoli era evidente, sarebbe stato assurdo escluderli!
Il messaggio che trasmettono (estremamente profondo più nel visionario Cigno Nero credo) è ammirevole e notevolissimo. Indubbiamente anche gli altri film candidati avranno i loro aspetti positivi, ma io non vi nego che farò il tifo per entrambi questi film!

Non mi resta che augurarvi buona visone (sia dei film nel caso non li abbiate ancora visti, sia della serata degli Oscar) e nel caso vogliate saperne di più potrete trovarmi sul mio Twitter dove commenterò come un forsennato tutta la notte o seguire il live blogging dal sito BadTaste.

Vostro David

martedì 22 febbraio 2011

Burlesque - parliamone



Da premettere due cose: uno, adoro Christina Aguilera dai tempi in cui si strusciava a mo di cotoletta sulla sabbia dichiarandosi Genio della Bottiglia; due, il Burlesque è una danza che mi attira molto (sensualità a mille ma mai volgare).
Uniscili insieme, buttaci dentro una Big Star old school come Cher, lo ambienti a Los Angeles dove i sogni son Desideri, ci metti qua e là qualche faccia conosciuta come la bellissima Kristen Bell (quanto mi manca Veronica Mars), il biondo Cam Gigandet (per una volta nel ruolo del bravo ragazzo, dopo OC e Twilight era quasi ora!..anche se mi ha dato molto l’impressione di essere il Boy Toy della situazione), il doc Eric Dane (di Grey’s Anatomy) e un fantastico Stanley Tucci che ci fa ricordare quel capolavoro de “Il Diavolo Veste Prada” (più una piccola particina di Alan Cumming anche lui nel solito ruolo ambiguo) …e avrai la mia attenzione!

Certo come la maggior parte dei musical non ci si può aspettare questa grande trama e in effetti di cose banali e già viste ce ne sono (mi ha ricordato un altro film meraviglioso, “Le Ragazze del Coyote Ugly” anche se Piper Perabo se la sogna la voce di Xtina!) ma in definitiva un film bellino di quelli che ti fanno passare un paio d’ore anche facendoti muovere il culo! (che non è poco).
L’unica nota particolare è la scelta dei tempi per lo sviluppo della storia: all’inizio, nel giro di 10 minuti ci ritroviamo la giovane dai grandi sogni che si fa una cantata e scappa via dal paesino sfigato dove vive (era ovvio, ma la rapidità del tutto è quasi disorientante). Mentre, alla fine, tutti i problemi assurdi dei vari personaggi hanno un lieto fine (non credo di spoilerare niente a nessuno, è pur sempre un musical vivace, non cupo e triste stile Moulin Rouge..di tutt’altro livello ovviamente) raggiunto nel giro anche qui di 10 minuti scarsi.
Un bene o un male?
Io voglio vedere il bicchiere mezzo pieno e dico che una volta tanto ci si possono godere dei bei momenti e delle frizzanti esibizioni senza la pantomima di una trama che tutti conoscono. Poi ognuno la vede come vuole.

Quando si parla di musical ovviamente bisogna farsi anche un po’ critici musicali e soffermarsi sulle canzoni. Lo stile molto Burlesque (parola che viene inserita nel testo del 70% delle canzoni in effetti!) a me piace molto e canzoni come quella di Cher “Welcome to Burlesque” e “Show Me How You Burlesque” di Christina mi hanno fatto impazzire (uniti a esibizioni da bavetta alla bocca), in effetti oltre a queste due e a “Something's Got a Hold On Me” e “Tough Lover” dove la potenza vocale della Aguilera è da brividi, le altre canzoni sono discrete ma niente di davvero significativo.

Recitazione? Be’ Christina si nota che non è proprio una grande attrice e oltre al solito ruolo di fantastica checca di Tucci non ci sono grandi performance in quel senso.

Consigliato? Sì! Insomma non il film più bello della storia, ma neanche quella schifezza che qualcuno potrebbe pensare. Una pecca potrebbe essere la distribuzione del film nel nostro paese che è stata quantomeno ridicola: oltre al fatto che in America è uscito a Novembre 2010 e qui a Febbraio 2011, credo sia arrivato nella classica uscita tecnica con poche copie sparse nei cinema italiani, giusto per sperare in qualche soldo dell’ultimo minuto.
Un peccato per un bel film da vedere e godere!


Vostro David

PS: scusatemi per la lunga assenza (sempre se qualcuno l’ha notata) ma Gennaio-Febbraio è periodo di esami e il tempo per vedere e commentare film non ce n’è molto, ma vi sto preparando una cosa carina sui film nominati agli Oscar di quest’anno, quindi rimanete nei paraggi!!