mercoledì 22 aprile 2015

Avengers 2 - Age of Ultron..parliamone

Ore 15:42. Dopo una mezzoretta di attesa aprono finalmente le casse, sono il secondo della fila. Niente sconti per gli studenti oggi, assisterò ad un film in ANTEPRIMA MONDIALE. Non solo, sarò tra i primi a vederlo in tutta Italia (di certo a Parma dove in sala siamo scarse 15 persone..e a 50 sfumature c’era il pienone..la gente non capisce una cippa..). Pubblicità. Trailer (tra cui il full trailer di Jurassic World, una meraviglia che attendo da 10 anni..). E poi eccola lì come sempre, la scritta più bella di tutte. MARVEL.





Esco dalla sala un po’ confuso. Mi è piaciuto un sacco, ma..

Non voglio spoilerare niente a nessuno (nemmeno la morte di…osp!), ma come previsto il ritrovare Iron Man, Captain America, Thor, Hulk e Cip & Ciop (a.k.a. Vedova Nera e Occhio di Falco) è stata una gioia per gli occhi. Sì ecco tutto il film è indubbiamente una gioia per gli occhi. Ho preferito vederlo non in 3D (non essendo nativo meglio evitare, avrebbe solo distratto) e certe sequenze di lotta sono state..WOW.

Forse proprio qui il primo punto debole di questo sequel: tante scene d’azione spettacolari ma la storia ha un po’ di falle. Certo come sempre Joss (Whedon, il regista, il Maestro, l’unico e il solo) doveva gestire una molteplicità di personaggi dai caratteri diversi e con ognuno una propria storia alle spalle. Anzi ho apprezzato molto che stavolta Natasha e Clint (i sopracitati Cip & Ciop) abbiano avuto un ruolo importante e scoperto dettagli delle loro vite (no spoiler!). Ma d’altro canto altri percorsi (tenete d’occhio Thor) non sono del tutto chiari e devo capire se è dipeso da tagli dell’ultimo minuto (rispetto al trailer c’è una scena che manca nel film) o dalla volontà di non mettere troppa carne al fuoco, soprattutto su eventi che sappiamo bene faranno parte di film futuri. 
Insomma molti scontri, meno trama.

Altro aspetto che mi ha un po’ lasciato perplesso è stato il colore, non saprei come altro definirlo. The Avengers aveva una luce, una gamma di bei colori, aveva tutto. Era il Marvel perfetto, punto.
Forse a causa del nemico di questo giro non simpatico quanto Loki, ma tutto aveva un tono più cupo e drammatico. Ma attenzione, come da tradizione, anche qui si ride, certe scene o battute sono eccellenti in questo. Una certa leggerezza l’hanno data o meglio hanno cercato di darla.

Forse le attese erano davvero troppe, per questo ciò che mi aspettavo di trovare mi è piaciuto e basta e invece ciò che non mi aspettavo mi è piaciuto da pazzi (tipo un certo personaggio che hanno mostrato il meno possibile nel materiale promozionale e che ha reso moltissimo sul grande schermo, secondo me). La Marvel ci ha insegnato ad essere ingordi.

Una cosa è certa, The Avengers resta The Avengers, ma questo film lo voglio rivedere al più presto! Se a una prima visione si apprezzano di più le scene d’azione (che si possono descrivere solo come SPETTACOLARI!), una seconda sicuramente permetterà un’osservazione migliore di certi dettagli, contorni e sfumature su cui riflettere ulteriormente.

Ora scusatemi ma devo andare a vedere Agents of SHIELD sapendo quello che so..e loro non ancora! (In America il film uscirà il Primo Maggio, a cui seguirà il 6 il ventesimo episodio della seconda stagione della serie..chissà quali saranno le ripercussioni, sono troppo curioso!!).

PS: solita raccomandazione, restate in sala dopo i primi titoli di coda per una scena extra (che anche qui..un po’ di amaro me l’ha lasciata. Della serie “Cosa avrà voluto dire?”).



Vostro David

domenica 12 aprile 2015

L’Angolo del Pilot presenta… Daredevil (e il Progetto Defenders)





Daredevil






Quando la Marvel incontra Netflix. Non poteva che essere una vera chicca il nuovo nato della piattaforma di streaming che precisa come un orologio svizzero sforna sempre serie strepitose, unito poi al marchio di fumetti più creativo e di successo del momento (Batman vs Superman who?) il mix è perfetto.

L’Universo Cinematografico Marvel (il cosiddetto UCM) è sempre più implacabile e la Marvel invece di sedersi sugli allori continua a rischiare proponendo al suo pubblico sempre cose nuove (chi conosceva i personaggi dei Guardiani della Galassia prima dello spettacolare film di James Gunn!?); da qualche anno a questa parte (forte anche della partnership con la Disney) ha deciso di allargare i suoi orizzonti anche sul piccolo schermo. Certo telefilm anni ’90 o cartoni animati sui supereroi ne produceva e produce tuttora, ma l’idea geniale arriva quando dà forma ad una serie tv direttamente legata all’Universo in cui i cari Vendicatori agiscono nelle loro pellicole (L’UCM per l’appunto), in una specie di spin-off nato intorno alla figura del caro Agente Coulson. Ma non sono qui per osannare (come sempre) Agents of S.H.I.E.L.D.! Poi è stata la volta di Agent Carter questo stesso anno (l’anno delle serie sui fumetti più numerose di sempre, è bene ricordarlo ogni volta..che bell’anno proprio!), restando nella tv generalista (la carissima ABC). Non contenti hanno deciso di azzardare ancora una volta con un nuovo progetto, puntando però alla rete, la realtà più importante in questo momento per chi ci tiene a curare la propria cerchia di fan, ammettiamolo pure.

Tutto questo preambolo per dire che Daredevil, su cui non avremmo puntato un centesimo dopo il flop del film del 2003 (il cui unico lato positivo fu l’incontro di Ben Affleck con Jennifer Garner da cui è nata una famiglia adorabile che fa invidia a quella della Mulino Bianco!) sotto le mani giuste e il produttore distributivo giusto è diventato il protagonista della prima serie di quattro che porterà all’attenzione del grande pubblico tanti nuovi supereroi della casa di idee di Stan Lee. A seguire il prossimo anno (se tutto va bene) arriverà Jessica Jones (interpretata dalla talentuosa Krysten Ritter), poi Luke Cage (legato sentimentalmente a quest’ultima) e Iron Fist (Pugno D’Acciaio, che inizialmente avrebbe dovuto avere un proprio film). Il tutto, come per i più famosi eroi del grande schermo, culminerà con un’ultima miniserie, Defenders, che riunirà i quattro personaggi.

Un progetto decisamente ambizioso, ma dalle prospettive potenzialmente EPICHE!

Già perché con il solo pilot di Daredevil (che come tutte le altre future serie sopracitate è composta da 13 episodi che Netflix ha messo online tutte insieme lo scorso 10 aprile) la Marvel sembrerebbe proprio aver vinto anche questa nuova sfida!

Charlie Cox è irriconoscibile nelle vesti del giovane protagonista Matt Murdock che di giorno aiuta i deboli come avvocato e di notte colpendo i criminali nel malfamato quartiere newyorkese Hell’s Kitchen, nonostante abbia perso la vista quando era un bambino. Le atmosfere cupe e violente sono piuttosto diverse da quelle a cui i film e le serie della ABC ci hanno abituato finora, ma questa svolta dark (che probabilmente rivedremo anche nelle altre 4 serie successive) rientra benissimo nei canoni Netflix e l’effetto, sicuramente voluto, è molto intrigante.
Felicissimo di ritrovare poi la bellissima Deborah Ann Woll (la rossa vampira Jessica di True Blood) nei panni di Karen Page (nome che dirà qualcosa ai fan dei fumetti del “diavolo rosso”) e curioso di vedere nei prossimi episodi anche quale ruolo avrà l'altrettanto bellissima Rosario Dawson.

Nei prossimi giorni sicuramente vedrò anche gli altri 12 episodi e sono sicuro che il pacchetto completo sarà spettacolare. Per tutti gli amanti dell’UCM che non ne hanno mai abbastanza, ma anche per chi ai supereroi in calzamaglia preferisce qualcosa di più crudo e realistico.


Vostro David


giovedì 2 aprile 2015

L’Angolo del Pilot presenta…Younger


Younger    







Ok lo ammetto, inizialmente avevo deciso per un giallo, ma poi ho ripensato..Sutton Foster..Darren Star..so, who cares..e ho messo Verde, questa serie va vista!

Plot ai confini della realtà (..e senza bisogno di vampiri e lupi mannari!) in cui una neo separata quarantenne in piena crisi esistenziale (ed economica) decide di tornare al lavoro nel campo dell’editoria dopo aver lasciato tutto per crescere sua figlia. Ovviamente (?) nessuno la assume perché troppo vecchia per fare anche solo l’assistente, così dopo una serata in cui un giovanotto l’ha scambiata per una di “26 anni..più o meno” decide di fingersi tale e riesce a trovare lavoro subito (What??).
Riuscirà a far combaciare la sua vecchia vita con la nuova? A nascondere il suo segreto ai colleghi e al capo? Ma soprattutto a capire come funziona un hashtag?

Obiezioni sono evidenti nella storia, ma il ritmo della serie è veloce e simpatico, e dà decisamente uno sguardo ironico alla nostra generazione dei Millennials (quelli nati o cresciuti nel nuovo millennio, un tempo definiti nativi digitali..mi sento vecchio anch’io a dire certe cose, e io li ho davvero 24 anni).  
Il vero colpaccio della serie sta però nella sua protagonista Liza, interpretata dalla mitica Sutton Foster. Ok sarò di parte, ma dopo averla adorata in Bunheads (dalla creatrice di Una Mamma Per Amica, tragicamente cancellata dopo una sola stagione) sono troppo contento di poterla rivedere sul piccolo schermo (lei è anche una grande star a Broadway). Certo non le darei mai 26-28 anni, ma è comunque giovanile e troppo troppo divertente, anche solo nel suo modo di recitare. E se questo non bastasse aggiungo che il creatore di Youger è il carissimo Darren Star a.k.a. la mente dietro Sex And the City...che anche se siete Millennials dovreste conoscerla almeno per sentito dire (anche se le fondamenta seriali anni ’90 vanno studiate e ammirate anche dai più gggiovani!).

La scelta di Hilary Duff come nuova BFF e collega di Liza non è proprio il massimo (anzi credevo avrebbe fatto la rivale che cerca di smascherarla..l’avrebbe resa più interessante); quanto al toy boy Nico Tortorella nulla di che, avrei evitato i tatuaggi palesemente finti (c’è una regola non scritta che i tatuatori devono avere le braccia ricoperte di tatuaggi?! Forse sì e non la conosco!).

Per chi vuole farsi due risate in allegria e magari avere un quadro di come sono fatti i giovani americani di oggi (e non solo) è una buona comedy. Bisogna vedere se regge però..



Vostro David