martedì 21 febbraio 2012

L’Angolo del Pilot presenta: Smash


Per la nostra cara rubrica sui Pilot questa volta voglio parlarvi del tanto atteso Smash (che si dice quando una cosa è un gran successo) da 3 settimane in America e da questa settimana anche in Italia su Mya ogni domenica.



Ero curioso di vedere questa serie, la seconda a tentare la strada del musical dopo Glee (i produttori hanno ammesso che se non fosse stato per il successo di Glee che ha aperto la strada, difficilmente si sarebbe realizzato questo nuovo progetto!). E’ decisamente diversa dalla comedy di Ryan Murphy, anche perché ruota intorno alla produzione di un musical di Brodway (l’ambientazione newyorkese ci piace sempre) sul “sogno proibito d’America” Marilyn Monroe ed è essenzialmente un drama, con tutti i problemi che si possono avere in questo ambiente: casting, sceneggiatura, budget, equilibrio tra famiglia e lavoro.

Quanto a canzoni ci siamo devo dire. Le due protagoniste che aspirano alla parte di Marilyn sono ovviamente delle eccellenti cantanti e la scelta di inserire una canzone originale (legata al musical) oltre a un paio di cover ad ogni episodio non è male. Dimostra la volontà comunque di tenere l’aspetto canterino un po’ più a margine rispetto a Glee che va sempre dalle 5 alle 10 canzoni per episodio.
Le scenette musicali sono anche belle da vedere, interessante soprattutto quando alternano le prove a come dovrebbe essere l'esibizione all'interno del musical sul palco, con tanto di coreografie e costumi, una cosa del tipo "fra sogno e realtà" (basta vedere la sequenza iniziale).

La recitazione è quella che è. Certo vedere Debra Messing in una veste seria dopo averla amata in Will & Grace è strano, ma passerà. In ogni caso nessuno eccede per la propria interpretazione, neanche Anjelica Huston che a dir la verità, con tutto il rispetto, sembra un vecchio dinosauro col caschetto nero..ma quanto è vecchia??

Le note dolenti (giusto per restare in tema musica) arrivano però dalla storia in sé, o quanto meno dal ritmo. Il pilot dovrebbe essere un’esplosione di azioni che caricano lo spettatore che non può fare a meno alla fine di dire “Ok, devo assolutamente continuare a seguire questo telefilm!!” . Invece qui la lentezza la fa da padrona. Indubbiamente l’atmosfera da “La vera vita di Brodway: oltre i lustrini del palcoscenico tra sangue e sudore” potrebbe essere una bella idea per un reality, ma una serie tv deve essere molto più attiva..insomma la NOIA (ma avendo visto anche il secondo episodio posso dirvi che la situazione migliora).
E poi un’ altra cosa: ok che la sfida fra le due aspiranti Marilyn può essere una storyline interessante, ma quando hai una bionda tutta curve con anni di esperienza nel settore e una bruna magrolina che fa la cameriera, come fai ad avere dubbi su chi delle due possa interpretare la tragica vita della Monroe?!

Consigliato a chi non è ancora stanco della solita ma mai banale morale del “Lotta per i tuoi sogni e ce la farai”, tanto inverosimile quanto affascinante (che volete che vi dica, sono un sognatore!). Inoltre è interessante saperne di più sulla vita della grande diva Marilyn Monroe. 
Tralasciando i momenti ad alto tasso di noia, potrebbe essere una bella serie.

Commenti su Gomiso:

Pilot: ”carino...è lento però...non mi coinvolge...vedremo...”

Secondo Episodio: “meglio del pilot :)”


Vostro David

mercoledì 8 febbraio 2012

L’Angolo del Pilot presenta: House of Lies


Vi avevo detto che non vi facevo aspettare troppo per il primo post di questa rubrica (che spero funzioni e non cada nel dimenticatoio. Io mi impegnerò a scriverla, ma voi vedete di leggerla! :P).



House of Lies. Vi rimando al solito vecchio e caro Wikipedia per la trama, che tra l’altro ho dovuto consultare anche io questa volta perché a metà dell’episodio mi sono reso conto che ancora non capivo che diavolo di lavoro facesse il protagonista!
La particolarità di questa serie è proprio il soggetto. Il protagonista, Martin Kaan, fa il management consulting e se voi sapete cosa vuol dire senza googolarlo, allora avete il mio massimo rispetto perché io non lo sapevo (e non credo di averlo ancora capito del tutto). In effetti ho pensato di vedere questo Pilot solo per un motivo: Kristen Bell.
La adoro dai tempi di Veronica Mars e rivederla in una serie tra i protagonisti principali era un’occasione che non volevo perdere. Certo il suo ruolo di brillante neolaureata in psicologia economica (a quanto pare esiste una specializzazione con questo nome) è piuttosto oscurato dalle stramberie del suo capo o collega o che so io, Martin appunto, quindi non ho potuto apprezzarla a pieno. Ma di certo spicca un po’ di più degli altri due del gruppo di Kaan, due macchiette di cui non si è ben capito il ruolo se non quello di raccontare i fatti degli altri a tutto il gruppo e far partire il power point del progetto che serve per farsi assumere.

Già dalla prima inquadratura si capisce che si tratta di una serie trasmessa su un canale via cavo, Showtime (lo stesso di Dexter per intenderci). Si tratta di due completamente nudi che dormono su un letto, solo che lui dorme al contrario (sì, un 69 per i più maliziosi!) e la prima cosa che mi viene in mente è la pubblicità della Ringo. Ah sì non vi ho detto che lui, Martin, è di colore e lei, la ex moglie (nonché drogata, nonché madre di suo figlio, nonché principale avversaria del suo lavoro) è la classica principessina bianca snob degli Hampton (se non gli Hampton un posto del genere..insomma avete capito). Finita la scena da “postumi di una serata di sesso selvaggio con la propria ex-moglie” e la vergogna di ciò, ci viene presentato il figlio della coppia assurda, che ovviamente non è il classico ragazzino. Dai suoi vestiti e atteggiamenti (e dal fatto che voglia fare la parte di Olivia Newton John nel Grease della scuola) si nota che il bambino ha un po’ di confusione sulla sua identità sessuale (altro fattore da serie da canale a pagamento, nella tv in chiaro certi personaggi non si sognano neanche di metterli, non sia mai che qualche bigotto si possa sconvolgere!). E a concludere il quadro familiare c’è il nonno, padre di Martin, psicologo in pensione che si vede in due scene, ma in entrambe deve mettere, ovviamente, bocca sul modo in cui si deve educare il nipote e sui comportamenti del figlio.

Altra particolarità della serie è il fatto che a volte la storia si blocca e Martin si mette a parlare direttamente con lo spettatore per spiegare il suo lavoro (ottima cosa per capire cosa fanno questi! in pratica aiutano delle grandi aziende ad ottimizzare le spese, almeno credo, però molti di quei discorsi finanziari ed economici non li ho capiti).
Tra paroloni incomprensibili, capatina in Streep club, sveltine lesbo nel bagno di ristoranti e un’altra (etero) in un furgoncino nel parcheggio della scuola, e un video toccante su come sta messa male l’America ora, questo è ciò che accade in una normale giornata di lavoro di Martin Kaan, uno stronzo fissato col suo lavoro (uno squalo se si vuole riprendere il tema della locandina!) che ha una incasinatissima vita privata.

Personalmente non credo di continuare a seguirlo, il soggetto della serie non mi attira, certo è sicuramente originale, ma non fa per me. Consigliato invece a chi vuole vedere qualcosa di diverso, forte ed economicamente interessante.

Commento su Gomiso “strano soggetto per un telefilm devo dirlo XD

Vostro David

L’Angolo del Pilot


Come ogni martedì da qualche settimana a questa parte, mi sono ritrovato a vedere Pretty Little Liars, Gossip Girl e Alcatraz, per poi finire la serata con il primo episodio di una nuova serie (il famigerato Pilot) per decidere o meno se iniziare una nuova potenziale ossessione (come se non ne seguissi già abbastanza di telefilm! dicesi masochismo, follia…o essere un telefilo, fate voi!). essendo un Twitter-dipendete ho tweettato la cosa (come ogni altro pensiero o fatto della mia vita da 2 anni a questa parte!) “e ora per la rubrica "L'angolo del Pilot"..House of Lies... e lì ho avuto l’illuminazione!

Perché non farlo davvero un “Angolo del Pilot”??

 Spesso leggo sul mio caro sopracitato social network preferito di tanti che, in momenti di noia, cercano un nuovo telefilm da vedere e con finta modestia (e profonda soddisfazione XP) a volte capita che qualche mio follower di lunga data mi chieda consigli in merito, conoscendo la mia passione. Perché non ampliare a tutti questi consigli allora? E poi mi piace l’idea di smuovere un po’ questo blog con una rubrica. Sono o non sono il vostro Telefilo di Fiducia?
Come sempre è mio dovere premettere che quelli che posterò saranno miei personalissimi giudizi e magari quelle caratteristiche che a me non piacciono in una serie possono attirare altri, a voi l’ardua sentenza.

Cercherò, a cadenza più o meno regolare, di parlarvi dei Pilots di nuove o meno nuove serie (capiterà sicuramente che vi parli di telefilm già usciti da tempo ma che magari ho rivisto di recente o ho iniziato da poco nonostante siano già oltre la prima stagione).

Questa introduzione si è dilungata anche troppo, nel prossimo post (che scriverò back-to-back..ovvero insieme a questo.. gergo da cinefili XD) vi parlerò del pilot della serie che ho visto in questo fatidico martedì.

A prestissimo
Vostro David