domenica 31 ottobre 2010

Happy Halloween!!



Come tutti sapete oggi è Halloween (vi rimando a Wikipedia per le origini) anche se come festività è sicuramente più sentita in America che da noi (sfortunatamente!) e proprio perché gli americani sono assolutamente ossessionati da questa giornata, anche molti film e serie tv risentono di questa passione. Inutile elencarvi la miriade di film horror collegati alla festa dei morti (anche non essendo un grande fan del genere certi titoli sono famosi a tutti!) o i molti altri che escono proprio in questo periodo: quest’anno è toccato al sequel dell’ormai cult Paranormal Activivty e all’ultimo capitolo della fortunata saga di Saw in 3D (anche se si rumoreggia di un possibile continuo).

Quanto al piccolo schermo, ci sono serie tv che fanno puntualmente un episodio in materia, come le bellissime puntate dei Simpson rinominate “La Paura fa Novanta” parodiando diversi film (per quest’anno è anche prevista una storia ricollegata a Twilight) o altre serie che dato il loro genere non potevano non fare vari episodi a tema (indimenticabili gli episodi di Buffy e Streghe su Halloween!!).
In questo 2010 come sempre ci sono stati dei telefilm che hanno ricordato l’avvenimento, chi con più evidenza (Private Practice e Raising Hope ad esempio) chi indirettamente (a The Vampire Diaries si è data una festa elegante in maschera anche se Halloween non è nominata).

Una nota speciale va attribuita però a Glee che per l’episodio della settimana ha reso omaggio (vedi la foto sopra) ad uno dei musical-horror-comedy più innovativi e straordinari di sempre: The Rocky Horror Picture Show che quest’anno festeggia il 35° anniversario della sua uscita (era il lontano 1975 e il mondo non è più stato lo stesso per molte persone!). Tra l’altro proprio per ricordare questo anniversario (anche se la pellicola è la più riprodotta nei cineforum del mondo ogni anno!) c’è stato un concerto rievocativo in cui hanno reinterpretato tutti i personaggi del film attori tele filmici come Lea Michele e Matthew Morrison (proprio di Glee), Julian McMahon (il dr Troy di Nip/Tuck o il Cole di Streghe per intenderci) irriconoscibile e comicissimo nel ruolo di Frank-N-Furter, Jorge Garcia (Hurley di Lost), Evan Rachel Wood (True Blood) e tanti altri artisti straordinari del calibro di Nicole Scherzinger delle PCD, Jack Nicholson, Danny De Vito ecc.. (qui potrete vedere molte esilaranti foto dell’evento). Sicuramente i costumi di scena sono molto adatti per questa serata!

Insomma indubbiamente chi è in America stasera avrà da che divertirsi, quanto a noi italiani spero che (sempre se vi piace questa festa!) possiate trovare un posto dove sfoggiare dei travestimenti favolosi (anche se in città come la mia è difficile trovare qualcosa di migliore di una banalissima strega o del killer in maschera!). Buona serata e un Happy Halloween a tutti voi!!!

Salt - recensione



Chi è Salt? …così recita la tagline sulla locandina e in questo caso non è una persona da trovare per tutto il film, ma è la protagonista stessa la cui vera identità (agente CIA o spia russa?) è in dubbio e non sarà facile capirlo fino alla fine!
Con la fantastica Angelina Jolie (sempre bravissima in questo genere cinematografico), questo film spy action thriller (addirittura così lo cataloga il Wikipedia Americano) non è sicuramente una grandissima novità nel settore tra intrighi, doppi giochi, trame contorte e una sequenza quasi infinita di scene d’azione e di adrenalina pura ai limiti dell’assurdo. Non per questo risulta un prodotto poco interessante e anzi gestisce bene (almeno quasi sempre) tutto questo mix di elementi.

Fino alla fine del primo tempo si ha la sensazione che tutto debba ancora accadere (anche se è già successa un bel po’ di roba!) e che l’ora rimanente non possa riuscire a completare (ed a soddisfare) tutta l’intricata trama e le aspettative dello spettatore. In effetti qualche porta viene lasciata aperta, ma per ora non si sa molto su di un possibile sequel delle avventure di Evelyn Salt, anche se (stranamente) la Jolie stessa vorrebbe un seguito (l’ultima volta che ha interpretato per due volte lo stesso personaggio era Lara Croft in Tomb Raider!) e comunque gli incassi finora sono stati buoni quindi magari ci sono speranze. Ma anche se non ci fosse un sequel, il secondo tempo (decisamente più movimentato e confusionario del primo) permette di completare bene tutta la vicenda senza troppi interrogativi o perplessità…fortunatamente.

Quanto a morale o messaggio profondo, sicuramente questa pellicola non mira ad una riflessione interiore (a meno che non siate agenti segreti!), ma infondo scegliendo di vedere un film del genere non ci si aspetta di vedere profondità, ma solo tanta azione e violenza (venendo totalmente accontentati).

Consigliato? Se siete in cerca di adrenalina, se la violenza (neanche troppa) non vi impressiona, se vi piacciono le spy story (o magari siete grandi fan di serie come Alias)..allora sì ve lo consiglio proprio, per una serata di ordinaria follia!

Vostro David

PS: Attenzione Spoiler..non continuare a leggere a meno che non abbiate già visto il film: voglio porgere un interrogativo ai miei cari lettori che hanno visto il film. Ripensando a tutta la pellicola, mi sono ricordato di una scena in cui Salt prelevava da un ragno che aveva preso da casa un liquido (probabilmente un veleno) però non ricordo che successivamente lo usa per qualcosa! Mi sono perso una sequenza io o davvero non ha usato quel veleno (magari collegabile ad un sequel)??
Se volete aiutarmi a capire vi aspetto nei commenti :) grazie!!

domenica 24 ottobre 2010

Cattivissimo Me – due parole




Recensire un film d’animazione è strano. Non c’è molto da dire, ma soprattutto c’è poco da criticare, essendo un prodotto per famiglie (anche se a volte piace più agli adulti che ai bambini!) solitamente è leggero e quasi mai sgradevole. Cattivissimo Me non fa eccezione.

Devo dire che la trama è semplice, piuttosto basilare, nonostante si presenti come il primo film in cui il protagonista è cattivo (ma ovviamente con tutto il buonismo di cui giustamente si caricano film del genere, si rileverà il più buono di tutti!), ma di certo non si può dire che sia brutto!
Il bello dei film d’animazione è che proprio con la loro semplicità riescono a trasmettere molto (soprattutto le generazioni abituate a fiabe che, diciamocelo, erano alquanto banali!) e in questo caso mi fa addirittura male la mascella per tutti gli “ooooh” (in tono dolce e melenso) che io come tutta la sala abbiamo fatto. Oltre all’ironia qui si gioca molto sulla dolcezza (forse hanno capito che il mondo ne ha decisamente bisogno!) e sulla tenerezza che quasi ogni scena trasmette. Fosse stato un film d’altro tipo sarebbe risultato esageratamente smielato, ma in questo genere è più che giustificato.

Indubbiamente i personaggi più riusciti sono l’esercito dei Minion, piccoli esserini gialli dolci e ingenui che fanno morire dal ridere nelle loro azioni più comuni, che pur essendo personaggi secondari, spesso rubano la scena ai protagonisti principali.

 Il 3D come al solito gioca un ruolo ambiguo: se ne potrebbe fare a meno se non fosse per quelle scene che rendono solo con la stereoscopica (aggiunte apposta) e poi vedersi la piccola Agnes e il suo faccino dolce in 3 dimensioni è la cosa più tenera dai tempi del gatto con gli stivali di Shrek!

Non voglio neanche scrivere che ve lo consiglio, perché è ovvio che tutti devono vederlo almeno una volta, per passare qualche ora piacevole e serena, al massimo con un pizzico di nostalgia verso quei cari vecchi classici (fatti con i disegni e non solo al computer) con cui tutti noi siamo cresciuti.

Vostro David

PS: per maggiori informazioni tecniche riguardanti questo film vi consiglio di leggere questo post di una bravissima collega blogger: Cattivissimo Me: un cattivo in 3D

venerdì 22 ottobre 2010

Amabili Resti - recensione



Vedere un film sulla scomparsa-omicidio di una adolescente mentre in questo periodo la cronaca non parla d’altro, ha sicuramente accentuato in me il forte messaggio che lascia questa storia.
Ci si accorge dell’ambientazione negli anni ’70 solo per i vestiti che indossano i personaggi e per le date che spesso vengono ripetute, altrimenti potrebbe essere perfettamente un film dei giorni nostri (a parte il poco interesse che fatti del genere avevano in quegli anni, come all'inizio del film si afferma subito).
Non è certo questa la sede in cui dibattere di certi argomenti o del disgusto verso certe persone (se persone si possono chiamare), il film comunque approfondisce tutto perfettamente e ci si rende conto di ciò che può davvero trovarsi intorno a noi (lungometraggio tratto da un libro in effetti, anche se in questa occasione la trasposizione non si rivela evidente come invece nel caso del film che ho recensito giusto mercoledì, L’ultimo Dominatore dell’Aria).

Oltre all’aspetto dell’assassinio e di ciò che ne consegue, è interessante notare come la storia e l’abilità di un grande regista come Peter Jackson, rappresentino molto bene anche il concetto di limbo, purgatorio, fase di passaggio o come la volete chiamare, chiarendo anche il significato di “non troverà pace finché non sarà fatta giustizia”, frase che spesso gli affetti delle vittime ripetono nella realtà come in molti film, anche se finora non avevo ben compreso cosa volesse intendere.
Ovviamente non si può essere certi che l’aldilà sia davvero così, ma il film concretizza quello che è da sempre l’ideale collettivo, anche se non mancano degli elementi eccessivamente soprannaturali che interferiscono anche con il mondo reale, che non so fino a che punto sia stato lecito usare.

Recitazione ottima di tutti gli attori devo dire: dal padre ossessionato interpretato da Mark Wahlberg (che piano piano comincia ad essere un vero attore), alla giovanissima Saoirse Ronan nel ruolo della quattordicenne uccisa, per non parlare della sempre fantastica Susan Sarandon (favolosa come nonna eccentrica che dà un tocco di allegria ad una storia molto triste) e del perfetto Stanley Tucci che interpreta inquietantemente bene l’omicida, dimostrando di non essere solo bravo nei ruoli da “checca” (vedi Il Diavolo Veste Prada o Burlesque di prossima uscita) come lo hanno etichettato in molti.

Non voglio dilungarmi troppo nel tessere le lodi di questo film che porta alla luce valori come la famiglia, la forza dell’amore dei genitori sui figli (anche se possono dar noia, bisogna sempre ricordare che le raccomandazioni i genitori le dicono per il bene dei figli..anzi fossi io un genitore, dopo questo film non farei mai più uscire di casa i miei figli!), il messaggio che la vendetta non porta a nulla di buono,che bisogna andare avanti sempre e comunque ecc...Voglio solo consigliarlo fortemente a chi non lo ha ancora visto, perché è sicuramente un prodotto che merita attenzione. Ottima storia, profondo messaggio, eccellenti effetti visivi (e una ammirevole attenzione ai colori) il tutto rappresentato con chiarezza e fluidità. Se devo ripetermi: Consigliato? Sicuramente!

Vostro David

mercoledì 20 ottobre 2010

L'Ultimo Dominatore dell'Aria - recensione



Premetto subito che non l’ho visto in 3D, ma da quello che ho osservato avrebbe potuto aggiungere abbastanza a questo film che punta tutto sull’aspetto visivo.
In poche parole potrei descrivere tutta la pellicola come una serie di effetti speciali e slow motion e come succede nella maggior parte dei casi in cui si punta tutto sul visivo (vedi Spider-Man 3 giusto per fare un esempio famoso) molti altri fattori che compongono il film vengono indeboliti e lasciati al caso, primo fra tutti la sceneggiatura.
Conosco poco la storia di The Last Airbender, ma so che nasce come serie animata statunitense. Non occorreva comunque Wikipedia per capire che sotto questa pellicola (la prima di una futura trilogia..almeno questi sono i piani) c’era dietro una storia ben più lunga e articolata. Come capita spesso nelle trasposizioni (letterarie e non) per organizzare l’intera storia in uno o più film si attua un’azione (a mio avviso a volte omicida!) di taglia e cuci soprattutto se si cerca di rimanere fedeli alla storia di base. In questo film, anche lo spettatore meno attento si sarà accorto dei tagli che rendono l’ora e mezza di proiezione una corsa al traguardo finale, con ben pochi momenti di pausa. Questa corsa, riassumendo il primo libro/stagione (Libro dell’Acqua) porta a effetti collaterali pesanti come la poca attenzione e approfondimento sui personaggi (come quello di Jackson Rathbone di Twilight che non si capisce molto bene che cosa ci sta a fare lì) che a loro volta causano un fiacco coinvolgimento del pubblico anche in scene toccanti di amore o morte.

Inoltre, non so se a causa del pessimo doppiaggio o cosa, ma la recitazione degli attori mi ha lasciato piuttosto perplesso. Sbalzi di ira incomprensibili, espressioni forzate per non si sa quale motivo, gesticolazioni continue neanche fossimo a teatro, senza contare l’infinità di mosse che servivano per dominare gli elementi (ma questa credo sia una falla che ha radici più profonde nella storia) che mi hanno annoiato non poco in molti casi.

E’ un vero peccato che con questo “corri corri” non ci si riesca neanche a soffermare su elementi interessanti della trama, come la scelta di rappresentare i cattivi con volti di Medio Orientali (è pur sempre un prodotto americano), l’importanza della spiritualità aggredita da un dominio tecnologico e pragmatico, il messaggio contro la violenza, il dubbio se la vita sia scritta dal Destino o in mano alle nostre scelte…Molti temi profondi, che però a mala pena si riescono a cogliere qua e là.

Consigliato? È un film visivamente bene fatto (ci mancherebbe altro) che manca di altro. Ma se a voi sta bene così, ve lo consiglio!

Vostro David

martedì 19 ottobre 2010

Innocenti Bugie - parliamone



Ed eccomi qui a scrivere anche di questo film. Non credevo che lo avrei visto (o almeno non ora). Mi ero fatto un’idea su questo ultimo lavoro di Cruise (grave errore..mai vedere un film con dei pregiudizi..prima regola del perfetto spettatore!) e avevo concluso che era piuttosto banale e poco interessante..Alla fine però mi è capitata l’occasione e l’ho visto. Ammetto che è stato meglio di quanto credessi, ma di certo non così drasticamente meglio.
Sebbene possa essere catalogato come un film d’azione con spie, sparatorie, doppio gioco ecc.. la trama è piuttosto semplice, l’intrigo che c’è nel plot di base è facilmente rintracciabile e non credo che lo spettatore si stupisca poi molto. E’ ben evidente comunque l’intento dei realizzatori: creare un film d’azione con protagonista il veterano del genere spy story, Tom Cruise, e (prendendo un po’ in giro film anche da lui stesso recitati) aggiungere un tono da commedia, a cominciare dall’inserimento come sua spalla (d’azione e d’amore) della bellissima e simpaticissima Cameron Diaz (non che la Diaz non sia in grado di fare altri ruoli più seri ovviamente).  Il risultato è indubbiamente una pellicola spiritosa e carina, ma forse proprio per il suo incrocio non ben articolato tra i due generi, manca di quel non-so-che che la rende davvero apprezzabile. 

La sceneggiatura ha diversi problemi, a cominciare dalla prima parte del film che risulta essere un’accozzaglia di scene d’azione e nulla di più (con sottofondo la musica del tango, probabilmente per paragonare i movimenti delle due cose..era molto meglio evitare però). In certi punti il tono parodico troppo eccessivo rende la scena sgradevole, pur non mancando altre sequenze in cui invece le risate sono assicurate (e anche belle forti!). I continui inseguimenti/sparatorie inoltre non permettono una giusta fluidità della storia e molti particolari si vanno perdendo insieme ai proiettili.

I due attori protagonisti interpretano bene i loro ruoli: Cruise è la classica spia (ovviamente la migliore) a cui siamo abituati dai tempi di Mission Impossible (di cui sta girando il 4 proprio mentre sto scrivendo), ma forse proprio perché abituati a vederlo in un certo modo, risulta poco convincente nelle scene comiche. Quella che fa davvero ridere invece è sicuramente Cameron Diaz che interpreta la classica bionda bellissima svampita che tutt’ad un tratto diventa una perfetta spia (portando ad un finale a dir poco ridicolo) e ho notato caratteristiche (tipo la sua passione per i motori, tramandata dal padre meccanico morto..che cosa banale) che evidentemente puntano ad attirare ulteriormente il target, perlopiù maschile, a cui è rivolta la pellicola.

In definitiva è un film che parte con idee ottime, ma non riesce a convincere mai pienamente. Da vedere in quei casi in cui non hai di meglio da fare e non vuoi concentrarti molto neanche sul film..Consigliato? lascio a voi la decisione stavolta! :)

Vostro David

domenica 10 ottobre 2010

Inception – recensione



Inutile dilungarsi su una introduzione a questo film. “Tra sogno e realtà”, si è capito, con trailer e promozioni varie sappiamo tutti di cosa parla (inoltre immagino che ormai l’avranno visto quasi tutti) . Quando ti siede (o ti ci siederai) in sala per vederlo, parti dal preconcetto “questo film sarà assurdo, confusionario e ci vuole tutta l’attenzione possibile per capirlo” e poi vedi la pellicola e ti sorprendi! Ti sorprendi sì della intricata trama, ma soprattutto dal fatto che alla fin fine non era poi così difficile da seguire! (almeno così l’ho sperimentata io e da quello che ho letto in giro anche molti altri)
E’ indubbiamente un’ eccellente film! Ha le sue pecche, ma riesce nel suo intento:  far passare le quasi due ore e mezza di proiezione senza mai annoiare, eccitando gli spettatori che escono dal cinema soddisfatti! (la mia idea di film riuscito)
 La storia è interessante, ricca di azione e intricati passaggi psicologici che però grazie a spiegazioni più o meno velate e a un buon montaggio, non lasciano disorientati o confusi. Certo non tutte le spiegazioni (causa paroloni un po’ troppo buttati lì rapidi e scontati) e i fatti rimangono chiari e delineati, ma come lo stesso regista Christopher Nolan ha detto in una sua intervista “Non è indispensabile capire tutto di una pellicola. L’importante è trovare godibili quelle due ore passate davanti allo schermo”.

Straordinari gli effetti visivi (da non confondere con gli effetti speciali, che nel film sono molto meno di quelli che ci si aspetta, grazie alla ostilità del regista per i computer) che rappresentano benissimo il mondo dei sogni a tutti i suoi livelli e che creano anche delle originali scene d’azione.
Lodevole a mio avviso anche la poca emotività dei personaggi. Benché essenzialmente il protagonista sia spinto da propositi toccanti, non emerge mai una smielata e buonista visione della vita (al contrario della maggioranza delle altre pellicole in generale) e i vari personaggi sono perlopiù mossi da intenti poco moralmente corretti, ma proprio per questo verosimili.

Piccola curiosità che voglio condividere: durante la proiezione ho notato subito il nome di un personaggio femminile molto importante, Arianna (interpretato dalla talentuosa Ellen Page), strano nome da usare in un film americano! Poi però ho ricollegato alla famosa Arianna del mito del labirinto (elemento molto citato nel film accostato alla mente labirintica umana) del Minotauro! non ho potuto che trovare la scelta di tale nome geniale (dopo averlo capito sono rimasto estasiato per metà film), di quella cura dei particolari che io amo e che dividono i grandi creatori dai mediocri (non è un caso che Nolan pensi a questo film da quando aveva 16 anni!).

La colonna sonora è uno dei punti invece un po’ deboli. E’ presente praticamente sempre e non solo nei casi standard dove si evidenzia particolarmente. A volte è un po’ troppo accentuata anche quando non servirebbe e più che rendere maggiormente fluido il tutto, finisce con lo stonare scene anche di un certo spessore. Continuando con i punti deboli, se paragonato ad altri film (naturali gli accostamenti a un Matrix o al più recente Shutter Island con Di Caprio ancora come protagonista) si possono notare delle falle nella sceneggiatura, ma vista come opera originale nel complesso è sicuramente un ottimo prodotto, giustamente apprezzato dal pubblico.

La conclusione per alcuni può sembrare un po’ banale e l’inquadratura finale inserita lì, giusto per creare quell’ansia che ci si aspetta da un film del genere, può definirsi futile e anche prevedibile, ma io penso che andava fatta esattamente così. Sarei rimasto più deluso nel caso di una scelta diversa.

In definitiva, un altro grande film di un eccellente regista (vi dice niente Il Cavaliere Oscuro?) sulla cresta dell’onda. Consigliato? Assolutamente Sì!

Vostro David

PS: ringrazio i siti BadTaste, MyMovies e Best Movie che come sempre mi creano spunti per argomenti (nel bene o nel male XD) e che uniti alle mie personali osservazioni mi permettono di scrivere le recensioni che voi leggete.